Cambio di gestione al Museo delle Maioliche di Orvieto. Sabato il taglio del nastro
Accomunate dall'origine che le vede sorte nell'antico territorio della Tuscia, Orvieto e Viterbo continuano a mantenere tradizioni comuni come l'amore e la passione per le creazioni ceramiche. Ed è proprio in virtù di tale legame che Archeoares S.n.c., che già gestisce a Viterbo il Museo Colle del Duomo ed il Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, si è interessata al Museo delle Maioliche Medievali e Rinascimentali Orvietane iniziando una collaborazione con il proprietario Marco Marino, che ha affidato alla società la gestione del museo, definito il punto di incontro tra archeologia medievale e archeologia industriale.
I locali che ospitano il Museo sono particolarmente suggestivi e di per sé costituiscono un'attrattiva notevole. Quasi interamente scavati nella roccia tufacea, contengono al loro interno strutture archeologiche medioevali e rinascimentali, quali l'unica fornace del Quattrocento per la cottura di maioliche ancora intatta esistente in Italia e, forse, nel mondo. Sono inoltre visibili i pozzi da butto e le strutture di una tipica cantina per la conservazione del vino. Il museo, sito in via della Cava 8, verrà aperto al pubblico a partire da sabato 25 maggio, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19.
Sicuramente una bella notizia, quella della riapertura di questo bene, che restituisce alla fruizione un ambiente e una collezione di grande suggestione, oltre che una testimonianza importante della storia e della tradizione dell'arte ceramica nella città di Orvieto. Per festeggiare la riapertura del suo museo, Marco Marino offrirà una visita guidata speciale alle ore 17,30 ai visitatori interessati a conoscerne la storia.
Per avere maggiori informazioni, è possibile contattare i responsabili di Archeoares S.n.c. scrivendo all'indirizzo di posta elettronica info@archeoares.it, oppure telefonando ai numeri 338/1336529, 347/7010187 e 320/7911328.