cultura

Ci ha lasciato Giulio Montanucci. Il saluto il prossimo week end nel suo amato "Grottino"

domenica 17 febbraio 2013
Ci ha lasciato Giulio Montanucci. Il saluto il prossimo week end nel suo amato "Grottino"

Si è spento il 12 febbraio Giulio Montanucci, nostro indimenticabile amico e concittadino. Da tutti conosciuto come il curatore della bacheca de "il manifesto", Giulio Montanucci ha attraversato tanti anni di storia orvietana con la sua indimenticabile, caustica verve di militante politico e, soprattutto, con la sua generosa umanità.

Sempre impegnato da un punto di vista di "sinistra dura e pura" nelle battaglie di giustizia e uguaglianza - una delle più memorabili quella, vinta, per l'acqua bene pubblico e non sottraibile - non ha mai lesinato un leale confronto con qualunque altra posizione ideologica e politica.

Ricordiamo, oltre al suo impegno, alla sua sagacia e e al suo affettuoso sorriso, il fattivo sostegno dato a "il manifesto" con le annuali cene organizzate al San Francesco, insieme a Valentino Parlato suo caro amico e ricorrente ospite. E ricordiamo, soprattutto, il suo determinante contributo alla nascita e alla persistenza di una tradizione di arti figurative a Orvieto.

Giulio Montanucci è stato infatti cofondatore, insieme al fratello e all'allora giovanissimo Carlo Bartella, di quel "laboratorio d'arte e cultura" che è stata la Galleria Maitani, sorta intorno agli anni '60 e portata avanti da Giulio con particolare dedizione e capacità per circa venti anni. Di recente Giulio Montanucci ha collaborato attivamente ad alcune attività della "Bottega d'arte contemporanea Maitani", da poco aperta in Via Garibaldi, non a caso e in suo omaggio con questo nome, per iniziativa degli artisti artigiani Giuliano Baglioni e Fabrizio Porru. 

Qui, dagli inizi di settembre a fine ottobre 2012, Giulio ha reso possibile un vero e proprio revival, mettendo a disposizione alcuni capolavori ancora in suo possesso ospitati in passato dalla Galleria Maitani. E così molti hanno potuto riassaporare quegli anni orvietani di fermento culturale e artistico, e ammirare capolavori di Ugo Attardi, Renato Guttuso, Alberto Burri, Lorenzo Fonda, Jules Maidoff, Livio Orazio Valentini, Emilio Greco, Rufino Tamayo, Bruno Canova, Joseph Levin (le foto, in cui Giulio indossa l'amata camicia rossa, si riferiscono a questo evento).

Giulio non è più con noi solo fisicamente, perché resta un pezzo indelebile di storia orvietana. Sarà cremato a Perugia venerdì 22 febbraio. Per coloro che vorranno salutarlo, l'urna resterà esposta nel suo amato studio "Il grottino" sabato 23 e domenica 24 febbraio. Ci uniamo affettuosamente, nel ricordo, ai suoi familiari e ai comuni amici. Ciao Giulio, non ti dimenticheremo!