27 gennaio 2013, Giorno della memoria". Così lo ricordano Orvieto e l'Orvietano
"Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall'indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato". Pur estrapolate dalla sua cornice - quella del best seller "L'ombra del vento" - le parole di Carlos Ruiz Zafón restituiscono con forza l'attualità del messaggio, carico di significato e spogliato di retorica storica, che il Giorno della Memoria porta con sé.
A riconoscerlo, nella data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, è la Repubblica italiana, con l'obiettivo dichiarato di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
A rinnovarne ogni anno il senso, dando continuità ai valori, chiunque. Anche attraverso le tante iniziative presenti in tutto l'Orvietano.