cultura

Orvieto, non solo Duomo. Lo splendore di Santa Maria del Pianto e dell'Oratorio di San Giovanni restituito alla città

sabato 19 gennaio 2013
di Laura Ricci
Orvieto, non solo Duomo. Lo splendore di Santa Maria del Pianto e dell'Oratorio di San Giovanni restituito alla città

Sono stati restituiti a dignità artistica, arricchendo il patrimonio generale della città di Orvieto, due monumenti cosiddetti "minori" che rivestono, tuttavia, grande valore e bellezza. Due monumenti eccentrici, e dunque di particolare interesse, nel generale tessuto urbano medievale che caratterizza la Rupe.

Si tratta della Chiesa di Santa Maria del Pianto, edificata nel 1768, e del seicentesco Oratorio di San Giovanni Battista dei Disciplinati, che conserva un ciclo di affreschi attribuiti a Giovanni Maria Colombi realizzati intorno al 1630 raffiguranti alcune scene della vita di San Giovanni. Situati nello slargo della Chiesa di San Giovanni, all'inizio di Via Ripa Medici, le due evidenze sono un bellissimo esempio del rapporto tra le architetture della Rupe e il paesaggio circostante. L'Oratorio, infatti, vi si affaccia direttamente con la bellissima loggia che corre lungo il masso tufaceo; e la Chiesa di Santa Maria del Pianto, anch'essa sul ciglio del dirupo, ne costituisce un elemento fondamentale, stagliandosi tra i merli con la caratteristica monofora e con l'originale cupola.

Il restauro è stato realizzato sotto la direzione dell'Architetto Ferruccio Della Fina grazie alla collaborazione e al contributo della Confraternita di S. Giovanni Battista dei Disciplinati, della Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E. dell'Umbria, della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e di privati cittadini che hanno assegnato donazioni a vario titolo.

La presentazione del restauro si è svolta nelpomeriggio di sabato 19 gennaio, alla presenza del Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi Mons. Benedetto Tuzia, del Sindaco Antonio Concina e del Presidente della CRO Vincenzo Fumi. Molti i convenuti, che hanno potuto ascoltare, oltre agli interventi programmati, un eccellente concerto di inaugurazione a cura del duo Marco Zurlo, violino (Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino) e Michele Bianchi, pianoforte (Corale "Guglielmi" di Massa Carrara).  Dopo gli interventi di Mons. Carlo Necchi della Confraternita dei Disciplinati, di Gianfranco Frate, del Cammino Neocatecumenale, di Luigi Carandente, di Comunione e Liberazione e dell'Architetto Della Fina, la cerimonia si è conclusa con il saluto del Vescovo Mons. Tuzia e con la Benedizione pontificale da lui impartita.

La Diocesi ha affidato la gestione dei due beni alla Comunità dei Neocatecumenali e a Comunione e Liberazione. Dato il valore artistico-urbanistico e la singolare bellezza di queste evidenze, che come ha sottolineato Mons. Tuzia testimoniano ancora una volta che Orvieto non è solo il suo pur straordinario Duomo ma molto altro e molto di più, sarebbe auspicabile che nel tempo si trovassero forme per rendere fruibili questi luoghi ai cittadini e ai turisti che desiderassero ammirarli, magari solo in determinati giorni con visite guidate e su prenotazione.