cultura

Nasce a Orvieto la "Bottega d'arte contemporanea Maitani". Una nuova formula per ricordare e innovare la gloriosa esperienza della Galleria Maitani

lunedì 3 settembre 2012
Nasce a Orvieto la "Bottega d'arte contemporanea Maitani". Una nuova formula per ricordare e innovare la gloriosa esperienza della Galleria Maitani

Nasce a Orvieto una nuova galleria d'arte contemporanea, strettamente coniugata a una bottega di artigianato artistico. A scommettere su questa formula sono Giuliano Baglioni e Fabrizio Porru, titolari del noto laboratorio artigianale "Il legno", che sabato 8 settembre inaugureranno in Via Garibaldi 36, con un'iniziativa che si terrà dalle ore 18.00 alle 22.00, lo spazio espositivo "Bottega d'arte contemporanea Maitani". E il nome non è un caso, perché all'interno una sala sarà interamente dedicata a quella che è stata per vari lustri la Galleria Maitani, quel celebre "laboratorio di cultura e di arti visive" che i fratelli Montanucci attivarono alla fine degli anni '60 proprio nella via che fronteggia il Duomo.

A rendere possibile almeno in una Sala questo revival, che sarà ovviamente attivato con nuove e diverse forme, è stata la disponibilità di Giulio Montanucci di mettere a disposizione alcuni capolavori ancora in suo possesso ospitati in passato dalla Galleria Maitani, da lui diretta con particolare dedizione e capacità per oltre vent'anni. E così, accanto ai raffinati lavori artigianali in legno di Fabrizio Porru e di Giuliano Baglioni, e a quelli artistici che lo stesso Baglioni sperimenta con vari e diversi materiali, potremo ritrovare, con una sistemazione molto connotata che permetterà a chi li ha vissuti di riassaporare quegli anni di fermento culturale e artistico, capolavori di Ugo Attardi, Renato Guttuso, Alberto Burri, Lorenzo Fonda, Jules Maidoff, Livio Orazio Valentini, Emilio Greco, Rufino Tamayo, Bruno Canova, Joseph Levin. E dato il livello di questi artisti, l'esperienza è da ritenersi di tutto rispetto anche per chi, quegli anni, non li ha vissuti.

"E' solo un primo atto - afferma Federico Fabiani che cura gli eventi - il nostro target di visitatori verrà sorpreso con una serie di iniziative che si susseguiranno in galleria, così da non deludere né per la qualità né per l'abilità di presentare le cose giuste nel modo giusto".

L'obiettivo, in una realtà a misura di persone come è Orvieto, è quello di recuperare un rapporto diretto tra artisti e galleristi e di mettere in risalto le valide realtà e le piccole eccellenze che si trovano all'interno del mercato italiano d'arte più accessibile. E se c'è la crisi, secondo Fabiani "è un problema che non riguarda l'arte che, per fortuna, di questa crisi si alimenta indicando possibili vie di fuga. Certo spetta ai visitatori l'ultima parola - conclude - ma senz'altro è invidiabile il coraggio di aprire uno spazio dedicato a espressioni contemporanee, soprattutto con un'eredità importante come quella della Galleria Maitani".