cultura

"Luca Signorelli, de ingegno et spirto pelegrino". Si apre la grande mostra-evento

mercoledì 18 aprile 2012
"Luca Signorelli, de ingegno et spirto pelegrino". Si apre la grande mostra-evento

Sabato 21 aprile prossimo aprirà al pubblico la grande mostra-evento dedicata a Luca Signorelli (Cortona 1450 ca -1523), uno dei più importanti maestri del Rinascimento, un artista "de ingegno et spirto pelegrino", come lo definì Giovanni Santi, il padre di Raffaello, lungamente attivo in Italia centrale dal 1470 al 1523.

Oltre 100 le opere (di cui 66 del pittore cortonese) esposte nella mostra che si articola in tre sedi espositive: a Perugia nella sede della Galleria Nazionale dell'Umbria dove è illustrata l'intera carriera artistica di Luca Signorelli, a partire dalla sua formazione, ad Orvieto nel Duomo, nel Museo dell'Opera e nella chiesa dei Santi Apostoli e a Città di Castello presso la Pinacoteca Comunale nel rinascimentale Palazzo Vitelli alla Cannoniera dove al già importante nucleo esistente realizzato dall'artista sono in mostra altre opere provenienti da collezioni italiane e straniere.

Curata da Fabio De Chirico, Vittoria Garibaldi, Tom Henry e Francesco Federico Mancini, la mostra è promossa dalla Regione Umbria e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali insieme alle Province di Perugia e di Terni, ai Comuni di Perugia, Città di Castello e Orvieto, alle Diocesi di Perugia, Città di Castello e Orvieto, all'Opera del Duomo di Orvieto, alle Fondazioni delle Casse di Risparmio di Perugia, Città di Castello e Orvieto, alle Camere di Commercio di Perugia e di Terni e all'Università degli Studi di Perugia. L'organizzazione dell'evento è affidata a Civita.

Come per le altre grandi mostre dell'Umbria, anche per Signorelli sono promossi itinerari di visita nei siti che conservano opere dell'artista. Inoltre, in linea con la politica regionale per la promozione della green economy, per la prima volta nella storia della realizzazione di eventi espositivi è stato progettato un allestimento eco sostenibile, per il quale sono stati utilizzati materiali riciclabili, lampade a led e teli fotovoltaici in grado di produrre una consistente parte dell'energia necessaria alla mostra, riducendone così notevolmente i costi fissi di gestione.

La mostra, particolarmente articolata e complessa può essere maggiormente fruibile anche attraverso due nuove applicazioni, compatibili sia con i sistemi Apple (italiano - inglese) e Android (italiano - inglese), che con smartphone e tablet.
Altre informazioni sul sito www.mostrasignorelli.it

clicca qui per il Programma dell'Evento (pdf 4MB)

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A Orvieto, l'apertura della grandiosa mostra su Signorelli avverrà Sabato 21 aprile alle ore 11 presso il M.O.D.O. / Museo Emilio Greco in piazza del Duomo alla presenza delle autorità.

Nel Duomo di Orvieto Luca Signorelli ha affrescato l'imponente ciclo del Giudizio Universale nella Cappella Nova o di San Brizio (1499-1504), culmine della pittura rinascimentale, con le famosissime immagini del Finimondo, dell'Inferno e del Paradiso.

La decorazione, avviata nel 1447 da Beato Angelico, fu portata avanti e compiuta da Signorelli che ne fece vertice sommo del nuovo stile, impareggiabile se non dai grandi maestri, come Michelangelo che ne trasse ispirazione e insegnamento per il Giudizio della Cappella Sistina.

Nel Museo dell'Opera del Duomo (MODO) si conserva la tavola raffigurante Santa Maria Maddalena. Per l'occasione le opere sono state riunite in uno spazio interamente dedicato all'artista cortonese dove è allestito anche il cantiere di restauro della Pala di Paciano, aperto al pubblico.
Dal Museo è possibile accedere per la prima volta dopo il restauro alla Libreria Albèri: un suggestivo ambiente rinascimentale decorato negli anni del cantiere signorelliano con soggetti profani ispirati al linguaggio artistico del maestro. Fu edificata nel 1499 tra la cattedrale e il nucleo più antico dei Palazzi Papali, per accogliere la biblioteca del vescovo Antonio Albèri (1423 ca -1505), già arcidiacono del duomo nonché precettore del futuro papa Pio III Piccolomini, che la donò per testamento all'Opera del Duomo. Il ciclo di affreschi che ne orna le pareti è dedicato ai più famosi autori delle discipline presenti nelle sezioni della biblioteca.

Questo spazio d'eccezione accoglie alcuni volumi incunaboli appartenenti alla collezione di Albèri, oggi conservati presso la Biblioteca Comunale di Orvieto e prestati per l'occasione della mostra. Si tratta delle opere:
- Iustinianus, Digestum novum, Venetiis 1487 (De Tortis);
- Concordia discordantium canonum (Decreti di Graziano), Colophon: Decretorum codex impressus anno incarnationis Dominice Millesimo quadrigentesimo septuagesimo anno XVIII mensis maii...
- Bartolus de Saxoferrato, Super prima parte Infortiati, Venice :Andreas Torresanus, de Asula 12 feb. 148[8/89];
- Alexander Tartagli Imolensis, Quintum volumen consiliorum divi Alexandri Tartagli Imolensis iureconsultissimi...Bologna: Franciscus (Plato) de Benedictis, 1490;
- Imolensis Iohannes sive Imola, Iohannes de - Lectura in III librum Decretalium, Venetiis,s.n.t., 1498.
oltre a registri originali dell'Archivio di Stato e dell'Archivio dell'Opera del Duomo che documentano gli incarichi e l'attività orvietana di Signorelli. Nello stesso spazio viene anche esposto il raro dipinto su terracotta che ritrae Luca Signorelli e Niccolò Franchi, camerlengo della Fabbrica, probabile opera autografa dello stesso Signorelli.

Nella chiesa dei Santi Apostoli, concessa nel 1625 alla Compagnia di Gesù e quindi ristrutturata secondo gli schemi di epoca barocca, è invece allestita una significativa rassegna di dipinti del Novecento: sono le opere di Fabrizio Clerici (1913-1993) e di Livio Orazio Valentini (1920-2008) che illustrano la ricerca portata avanti in contesti diversi nel segno profondo di Signorelli.

Presentata al Museo Statale di Berlino la mostra su Luca Signorelli