cultura

Allerona. Inaugurazione del monumento in ricordo delle vittime del bombardamento del 28 gennaio 1944

venerdì 27 gennaio 2012
Allerona. Inaugurazione del monumento in ricordo delle vittime del bombardamento del 28 gennaio 1944

Una cerimonia semplice e intensa, quella che si terrà sabato 28 gennaio alle ore 11 in corrispondenza della prima arcata Sud del ponte della linea ferroviaria "lenta" sul fiume Paglia, in occasione della inaugurazione del monumento in ricordo delle centinaia di vittime del bombardamento avvenuto ad Allerona il 28 gennaio 1944.

Un gesto voluto dalle associazioni "Giugno 44" e reduci inglesi della campagna d'Italia e realizzato con il supporto delle amministrazioni comunali di: Orvieto, Allerona, Castel Viscardo e Montegabbione, della Protezione Civile del Comune di Orvieto, della Misericordia di Montegabbione / Unità di Protezione Civile e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Il 28 gennaio 1944, come è noto, un bombardamento alleato distrusse il ponte ferroviario di Allerona, nei pressi di Orvieto. Al momento del bombardamento, il ponte era occupato da un treno tedesco con a bordo circa 1500 prigionieri alleati, provenienti dal campo di prigionia di Fara Sabina e diretti in Germania. Fu una strage.

Gli anziani del luogo ricordano ancora bene quel giorno terribile, che la grande storia sembrava aver completamente dimenticato. Un anno e mezzo fa, grazie al fortunato ritrovamento di alcune foto scattate poco dopo il bombardamento da un soldato austriaco di stanza a Orvieto nel 1944, si è riacceso l'interesse per quella vicenda, che è stata riportata all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale e internazionale. Le foto riportano sul retro la testimonianza autografa del soldato, testimone oculare della tragedia e il loro valore documentale diventa così particolarmente importante.

In seguito, grazie alla iniziativa di Fabio Roncella e dell'Associazione Culturale "Giugno 44", con il supporto del Generale Franco Stella, si sono interessati alla vicenda Harry Shindler, reduce inglese dello sbarco di Anzio e rappresentante in Italia della "Italy Star Association", associazione dei reduci inglesi della Campagna d'Italia nella Seconda Guerra Mondiale, e Marco Patucchi, giornalista de La Repubblica e scrittore.
Per ricostruire la vicenda essi hanno effettuato ricerche di archivio a Londra, e da questa attività è nato un capitolo del loro libro dal titolo "La mia guerra non è finita" (Dalai Editore).

Intanto, altri ricercatori, in particolare Claudio Biscarini e Janet Kinrade Dethick, hanno dato ulteriori preziosi contributi alla ricerca sul quel fatto. In particolare il lavoro di Janet Dethick e dei suoi colleghi dell'Associazione "Friends of Orvieto Cemetery", che raccoglie molti cittadini inglesi residenti in Italia da anni.

Il 28 gennaio 2012 sul luogo della strage viene inaugurato il monumento per ricordare le 400 vittime del treno. Il cui design è stato curato dagli allievi del Liceo Artistico di Orvieto."Venticinque studenti, coordinati dalla professoressa Irene Nicolosi - spiega Fabio Roncella presidente comitato organizzatore, Associazione Culturale 'Giugno 44' - hanno realizzato dieci bozzetti diversi. Il progetto scelto per essere realizzato è stato quello di Alexandra Lebedenko, Francesca Nicolai e Alina Sevastjanova. Quanto alla costruzione, il monumento è stato realizzato da abili volontari: Giampiero Bacchio, Alessandro Santucci, Diego Santucci, Shyqyri Sheshi".

"Si tratta di una grosso manufatto in ferro - prosegue - lungo 6 metri, alto 2,30 metri e largo 1,80. I principali elementi estetici del monumento sono i binari, un parallelepipedo che rappresenta il vagone del treno, e una sfera che rappresenta la ciclicità della vita. La sfera è spezzata dalla tragedia, e i corpi intrappolati all'interno che cercano di uscire sono rappresentati da mani che si protendono verso il parallelepipedo. I binari cominciano a deformarsi man mano che si avvicinano al luogo della tragedia, e finiscono con l'abbracciare la sfera spezzata.

"Alla cerimonia - prosegue - saranno presenti i rappresentanti dell'ambasciata inglese, dell'ambasciata statunitense e dell'ambasciata sudafricana (le tre nazionalità delle vittime accertate). La collocazione del monumento ha un importante significato simbolico. Dai documenti del Genio Militare inglese che si occupò della ricostruzione del ponte nell'agosto 1944 risulta infatti che durante i lavori vennero trovati dei poveri resti, che si preferì lasciare lì; vennero così ricoperti e sopra di essi fu costruito il pilone che, dopo ben 68 anni, finalmente ospiterà il monumento destinato a preservare il ricordo del sacrificio di quelle giovani vite".

Alla cerimonia è prevista la partecipazione di Harry Shindler reduce dello sbarco di Anzio e presiedente di "Italy Star Association", associazione dei reduci inglesi della campagna d'Italia e diversi familiari, inglesi e statunitensi, di vittime o di sopravvissuti al bombardamento.

Programma della giornata:
ore 10:00 / 10:30 Arrivo delle autorità nel Piazzale della Stazione F.S. di Orvieto
ore 10:30 / 10:50 Trasferimento verso la località Ponte Giulio (la logistica è curata dalla Protezione Civile).
ore 11:00 INIZIO DELLA CERIMONIA.
ore 11:00 / 11:15 Saluto e commemorazione del fatto bellico del 28 gennaio, da parte di Harry Shindler
ore 11:15 / 11:40 Inaugurazione del monumento da parte Gen. Franco Stella
Onori ai caduti: tre squilli di tromba, scoprimento del monumento e benedizione da parte di un diacono cattolico e di un pastore anglicano. Silenzio militare
ore 11:40 / 11:50 Presentazione dell'opera da parte del presidente del comitato organizzatore - Associazione Culturale "Giugno 44" Fabio Roncella
ore 11:50 / 12:00 Saluto e ringraziamento del Sindaco di Orvieto Antonio Concina
ore 12:00 CONCLUSIONE DELLA CERIMONIA

(foto dal sito http://www.alleronabridge.net)