cultura

Consorzio Vini Orvieto. La qualità che premia, se ne parla su Wine Advocate

martedì 2 agosto 2011
Consorzio Vini Orvieto. La qualità che premia, se ne parla su Wine Advocate

Promettenti per il Consorzio Vini di Orvieto le autorevoli indicazioni che giungono dal numero di luglio di Wine Advocate, la rivista di Rober Parker, uno dei più influenti giornalisti del mondo del vino. Antonio Galloni assaggiatore ufficiale per l'Italia della prestigiosa rivista americana dedica un focus alla produzione dell'Italia Centrale e Meridionale - "Alla scoperta del meglio del Centro e Sud Italia" - in cui si dice piacevolmente sorpreso per le caratteristiche di molti vini e indica anche chiaramente, da un lato, il rischio che stanno correndo molte cantine e, dall'altro, gli obiettivi da inseguire per restare competitivi sul mercato.

"La mia degustazione della produzione dell'Italia Centrale e Meridionale è stata la più grande e più ampia che abbia mai fatto - scrive Galloni -. Ho trovato una serie di caratteristiche che erano nuove per me, ma anche assaggiato un enorme numero di vini molto interessanti. I tempi sono duri, non c'è dubbio. La domanda in molti mercati rimane debole, mentre la contrazione del dollaro ha cominciato ad erodere i margini di guadagno. Sembra che molte cantine stiano facendo la scelta di competere sul prezzo e siano disposte a sacrificare la qualità nel processo. Data la natura dei tempi, è difficile essere troppo critici verso cantine che lottano per sopravvivere, ma il fatto è che molte cantine stanno scivolando fuori dall'orizzonte entro il quale sono davvero interessanti. Non bisogna fare questo errore". "Continuo a essere convinto - aggiunge Galloni - che le regioni del Sud e del Centro Italia abbiamo un potenziale praticamente illimitato, ma i produttori devono essere disposti a fare i sacrifici necessari per competere sulla scena mondiale. Dove i produttori sono diligenti e focalizzati sulla qualità, i vini sono convincenti. Al loro meglio, i vini del Centro e del Sud offrono una gamma stupefacente di diversità e di valore".

Per il Consorzio Vini di Orvieto, sostenitore convinto della qualità, si tratta un imprimatur indiscutibile: una importante ed autorevole conferma della bontà delle proprie scelte, a partire proprio dalla riduzione della resa di uva per ettaro recentemente approvate per la vendemmia 2011.

Al riguardo è di questi giorni la notizia del blocco della produzione del vino Prosecco, attualmente il vino italiano più richiesto dal mercato.