cultura

"La più bella del reame" è bella davvero. Grande successo per la Compagnia della Rupe al Mancinelli

giovedì 31 marzo 2011
"La più bella del reame" è bella davvero. Grande successo per la Compagnia della Rupe al Mancinelli

Non è semplice creare un'opera musicale unica e originale ispirandosi alla favola forse più amata e letta nel mondo. "Biancaneve e i Sette Nani", capolavoro fiabesco più volte rappresentato e ispirazione per tante pellicole e spettacoli, stavolta ha trovato però chi, con passione, sacrificio, e un pizzico di coraggio che nello spettacolo non guasta mai, ha saputo andare oltre, creando qualcosa di unico e speciale. Via i sette nani e largo alla ben più interessante lotta tra il bene e il male: da un lato la purezza di Biancaneve, dall'altro la sete di potere e i perfidi inganni del consiglere del re, Tudor, e della sua amante, matrigna di Biancaneve e, fino al fiorire della ragazza, "la più bella del reame". Un classico invece, anche in questa rivisitazione, la mela stregata donata a Biancaneve dalla strega, il suo sonno e il risveglio per merito del bacio di un principe.

Grande successo di pubblico, ottima la produzione e l'interpretazione per La Compagnia della Rupe che sabato 26 marzo ha debuttato sul palco del Mancinelli di Orvieto con "La più bella del reame" musical liberamente tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm. Ottimamente riuscito il salto di qualità voluto dal gruppo che ha lavorato su testi, musiche e sceneggiatura, del tutto originali e frutto della mente di uno dei suoi veterani, Marcello Brinchi, sul palcoscenico interprete del personaggio di Tudor.

Un mondo fantastico ha avvolto il Mancinelli. Maghi e streghe, lo specchio magico in umane e scomode parvenze, intrecci e inganni, e il pubblico preso per mano da una bambina e poi da una giovinetta speciale, Biancaneve, ma anche dagli ambiziosi artifizi di Tudor. Preziosi i costumi e buone le coreografie per la storia di un Amore che vince sempre e comunque.

Nata nel 2003 dall'idea di un gruppo di giovani di Grotte di Castro, un piccolo paese in provincia di Viterbo, con l'intento di onorare la musica, il canto, la recitazione e la danza e di promuovere spettacoli di teatro musicale, sopperendo così alla mancanza di attenzione verso una forma d'arte di sicuro interesse culturale quale può essere il musical, La Compagnia della Rupe sembra essere ormai cresciuta e non di poco. E un po' del grande successo che pian piano si è conquistata è da ascrivere alle tante persone che nel tempo ne hanno valorizzato l'impegno. "Un ringraziamento sentito, - tiene a ribadire la Compagnia della Rupe, - va al Comune di Grotte di Castro, che mette a disposizione spazi e strutture per il sostengo delle esigenze logistiche della compagnia, e in particolare al sindaco Piero Camilli, che possiamo considerare un amico e è sempre stato vicino alle attività della Compagnia e ai giovani e meno giovani che ne fanno parte".

Dopo la prova al Mancinelli, "La più bella del reame" continua il suo magico viaggio alla volta dell'Anfiteatro del Bleso a Tivoli (RM), dove sarà in scena il 25 giugno prossimo.