cultura

"Obbediamo ... ma ti amiamo". Padre Giovanni lascia la Diocesi, ma la Diocesi non lo dimenticherà

sabato 5 marzo 2011
di monica
"Obbediamo ... ma ti amiamo". Padre Giovanni lascia la Diocesi, ma la Diocesi non lo dimenticherà

"Oggi è il giorno del cambio". Con queste parole, Padre Giovanni Scanavino, ormai ex vescovo della Diocesi Orvieto-Todi, ha iniziato il suo intervento, nella sala stampa della Casa Diocesana di Spagliagrano (Todi), gremita di giornalisti, fotografi e cineoperatori ma anche di tanta gente venuta a salutarlo.
Alle 11,00 circa di questa mattina difficile, Padre Giovanni si è ritirato con la comunità sacerdotale della diocesi, alle 12 in punto ha letto a loro, per primi, il decreto ecclesiastico di S.S. Papa Benedetto XVI che lo rimuoveva dall'incarico di vescovo della Diocesi.

Poi l'annuncio in sala stampa, dove la commozione e l'attesa si sono unite ai canti e alla recita del rosario da parte dei fedeli accorsi da Orvieto e da Todi a testimoniare tutto l'affetto di una comunità che ha perso il suo Pastore e continua ad interrogarsi sul perché.

Fuori, e nemmeno la gelida pioggia poteva farli desistere, Orvietani e Tuderti insieme, a sorreggere uno striscione che racconta tutto lo sconforto possibile: "Obbediamo ... ma ti amiamo" e un cartello provocatorio "Anche noi siamo chiesa. Eppure non sappiamo la verità". E' sereno Padre Giovanni, stringe mani, abbraccia, saluta e alza le braccia al cielo a pugni chiusi come il vittorioso giocatore di una partita a scacchi, di una corsa contro i mulini a vento, perdente ma vittorioso e questo gli basta per essere sereno.

Se ne va Padre Giovanni. Se ne va in punta di piedi nel frastuono di una decisione che più impopolare non poteva essere. Dopo la morte del diacono Luca Seidita, la situazione in diocesi è andata via via precipitando. La Congregazione dei Vescovi ha chiesto le dimissioni di Padre Giovanni Scanavino, dimissioni che il presule non ha mai concesso né tantomeno ipotizzato. Ma da umile servitore della Chiesa, Chiesa che ama più di se stesso, Scanavino ha scritto al Papa, rimettendo a Lui, e solo a Lui, la decisione sul suo destino. La risposta è arrivata puntuale come una freccia scagliata dall'arco, e anche se l'arco è il Soglio di Pietro, l'impatto è pur sempre devastante.

"Sua Santità accetta la disponibilità e apprezza le mie motivazioni ispirate al bene maggiore dell'unità della Chiesa di Orvieto-Todi, - dice Padre Giovanni, - Il pensiero preciso del Papa, solo questo pensiero mi rende tranquillo e sereno, mi metto quindi da parte affinché questa ferita sia curata, sia guarita".
"Io non sono stato capace di curare la ferita di questa Chiesa, il Papa mi chiede di mettermi da parte e io mi metto da parte" - dice Padre Giovanni, commosso e con grande umiltà.

Al suo posto , con tutte le funzioni vescovili ma con la qualifica di amministratore apostolico, è stato nominato S.Ecc. Mons. Giovanni Marra, 80 anni, arcivescovo emerito di Messina. A Mons. Marra sarà dunque affidata la diocesi di Orvieto-Todi nell'attesa che venga nominato il nuovo vescovo, successore di Padre Giovanni Scanavino. Della nuova guida della Diocesi Padre Giovanni ha detto: "Visto che altro, a questo punto non sono stato capace di fare, voglio almeno guardare negli occhi colui che verrà dopo di me, perché non si può affrontare la vita a suon di fax e telefonate".

Padre Giovanni non ha risparmiato parole dure sulla situazione che ha determinato il suo allontamento, ma è sembrato sereno e convinto della propria missione evangelica. E ora Padre Giovanni cosa farà? "Innanzitutto continuerò a vivere", ha detto ridendo tra gli applausi. Per lui ora appare certo un ritorno tra i frati Agostiniani e, anche se, al momento non è stata decisa la sua destinazione definitiva, Padre Giovanni ha detto di voler restare in Umbria magari al convento di Cascia. Un saluto sofferto ma sereno quello di Padre Giovanni alle città di Orvieto e Todi, e a tutta la comunità che con tante manifestazioni di affetto e solidarietà gli è stata vicina in questi giorni difficili. E a proposito delle manifestazioni di affetto e solidarietà che in questi giorni gli sono giunte da più parti, e che erano state tacciate come "autonome ed irresponsabili" da un comunicato stampa emesso dalla diocesi, - nessuno però aveva riconosciuto in quella presa di posizione lo stile di Padre Giovanni, - l'ex vescovo ha detto: "E' bello che la gente possa esprimersi, insomma alla fine il morto non c'è stato, - ha scherzato con i giornalisti, - per quanto mi riguarda io continuerò a predicare lo Spirito Santo presente nel cuore di ogni battezzato affinché questa sia la forza della Chiesa, e questo nessuno me lo può impedire". Applausi, lacrime e cori da stadio "Padre Giovanni, Padre Giovanni". E' il trionfo dell'Amore, è il trionfo dell'umiltà e della Chiesa della gente.

Alla domanda di un giornalista: "Di che cosa è malata quindi la nostra Chiesa orvietana?" Padre Giovanni ha detto: "Io lo chiamo cancro, è grave, non perché le persone sono malate, ma la Chiesa stessa va curata, se necessario anche chirurgicamente, usando un bisturi che io non sono stato capace di usare. La situazione è doppiamente grave, - ha detto ancora, - per la gravità della situazione in sé e per il fatto che, per sanarla, devo andare via io. Me ne vado sereno però, perché so che ci sono state persone che hanno capito, torno in convento, e sarà per voi occasione propizia per recuperare il rapporto con i parroci e con la Chiesa".

Un'unica intervista concessa poi al giornalista Mino Lorusso di Rai 3. Poi i saluti, gli abbracci e la gente fuori che lo aspetta per fare festa, per stringergli la mano una volta ancora, e lui felice saluta tutti, si lascia fotografare tra i suoi ragazzi, quelli che reggono tremanti lo striscione, quelli che "obbediscono ma lo amano". Dal cielo cade pioggia gelata. Da molti occhi cadono lacrime calde.

"Oggi è il giorno del cambio", già, ma perché?

Chi è Mons. Giovanni Marra, amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis della diocesi di Orvieto-Todi

Messaggio alla diocesi di Orvieto-Todi dell'Arcivescovo Amministratore Apostolico Giovanni Marra

Fotogallery - Spagliagrano (Todi) / Conferenza Stampa