cultura

Streghe sì, ma "poete". Nella notte di Halloween Laura Ricci dedica a lettori e lettrici i versi finali della sua silloge "La strega poeta"

domenica 31 ottobre 2010
Streghe sì, ma "poete". Nella notte di Halloween Laura Ricci dedica a lettori e lettrici i versi finali della sua silloge "La strega poeta"

 

Nella notte di Halloween la nostra Direttora Laura Ricci - come lei stessa ama dire "giornalista per caso, scrittrice per vocazione e scelta" - dedica a lettori e lettrici, visitatori, fantasmini e visitatrici, il componimento finale della sua silloge La strega poeta, edita da LietoColle nel 2008.

Nell'immagine, la tavola a olio e tempera per la copertina del libro realizzata da Giuliano Baglioni. 

morirò vecchissima.
non so bene come né riesco
a prevedere dove e il mese
ma avrò di certo freddo.
anche se fosse una notte calda
profumata della ribollente estate.

morirò vecchissima.
in un piccolo corpo
accartocciato quasi invisibile
forse di centenaria nodosa.

svanite una dopo l'altra - andate 
di tutte e tutti le presenze amate.

avrò trasformato ogni volta
in canto il mal di testa 
dell'impotenza, in goccia limpida
di parola l'onda torbida confusa
del dolore. toccherà anche
a me, tardi ho l'impressione.

svanite una dopo l'altra - andate 
di tutte e tutti le presenze amate.

perché mio sarà stato il destino
della strega poeta, quella
che voleva acchiappare il tempo
con le maglie dell'alfabeto.

svuoterò nel nulla d'azzurro
la mia valigia di parole -
chiuderò l'ombrello dei miei
piccoli esorcismi di suoni e segni.

quello sarà il silenzio - 
né più dolore né bellezza.

Laura Ricci
La Strega poeta, Lietocolle, 2008