cultura

Castel Giorgio, i misteri di un paese ancora tutti da decifrare

lunedì 12 luglio 2010
Castel Giorgio, i misteri di un paese ancora tutti da decifrare

Un passato misterioso di cui si trovano ancora tracce disperse nel territorio. Una storia che è stata forse volutamente cancellata per riscriverne un'altra diversa. Sono queste le stimolanti suggestioni emerse in occasione della presentazione del libro di Marco Morucci "Castel Giorgio, nascita di un paese. Dallo studio dei soprannomi alla scoperta Vallocchi" (Intermedia Edizioni), avvenuta sabato pomeriggio nella biblioteca comunale di Castel Giorgio alla presenza dell'autore, del sindaco Pier Luigi Peparello, dell'assessore alla cultura Claudio Serafinelli e di Enzo Prudenzi.

Molto apprezzati anche gli interventi del noto archeologo Claudio Bizzarri il quale ha ritenuto verosimile la tesi centrale della pubblicazione, ovvero il fatto che Castel Giorgio non sia stata affatto fondata da Giorgio Della Rovere nella seconda metà del 1400 insieme ai fuoriusciti di Parma, ma che abbia avuto un'origine ben più remota, di cui si è peraltro trovata traccia anche documentale, e che il paese sia sorto su un remoto villaggio denominato, appunto, Vallocchi. Molto apprezzato l'intervento di Fausto Carotenuto, studioso di storia medievale ed editore, secondo il quale la zona dell'Orvietano e dell'Alfina nel quindicesimo secolo, potrebbe essere stata teatro di importanti e sconvolgenti episodi storici di cui si è voluto deliberatamente cancellare ogni traccia, non solo da parte di Della Rovere, ma anche dei Papi. Quest'area sarebbe insomma stata il crocevia di importanti cambiamenti politici e religiosi. Per questo motivo, la ricerca continua.