cultura

SUPER BOY

mercoledì 23 giugno 2010
di Lucia Li Donni

E' seduto a quel bar con aria disinvolta con quei suoi due amici, pressappoco della sua stessa età, sulla sessantina.
Ha un abbigliamento stravagante che mi ha subito colpito: porta un berretto a motivo scozzese di colore rosso, bianco e nero, una giacca elegante, dei jeans e delle Converse rosse. La cosa più strana è la maglietta: rossa con il simbolo nero di Superman  e la scritta gialla "Super boy".
Credo che nonostante la sua età, conservi ancora uno spirito giovanile. Porta degli occhiali, a parer mio stravaganti e favolosi, color rosso con delle lenti scure e si alza per parlare con gli amici. Ha il viso di forma ovale, leggermente magro, risalta all'occhio la sua barba bianca e grigia, con qualche macchia giallognola; invece in testa non ha capelli.
Ogni tanto scende dalla sedia, fa due passi zoppicanti e torna ai discorsi con i suoi amici. Penso che a "Super boy" (così lo abbiamo soprannominato io e delle mie amiche per via della scritta sulla maglietta) piaccia molto il colore rosso, guardando la montatura degli occhiali, le scarpe e la maglietta.
Ogni tanto fuma una sigaretta, non so di che marca.

Avvicinandomi ho notato che porta al polso dei braccialetti "a Scoobidoo" e un orologio nero. Sono riuscita a capire anche di cosa sta parlando con i suoi amici: la fecondazione.  A volte becco qualche frase qua e la: "Devono entrare due nell'ovulo..."- oppure : "Bisogna ancora maturare l'intelligenza perché...-
Ma la fine non riesco a capirla perché abbassano il tono della voce oppure proprio non finiscono le frasi.
Ora sta fumando un sigaro offerto da un amico che passava per il Corso.
Anche la posizione che ha mi ha colpito, era seduto a gambe aperte con un piede appoggiato al vaso di fiori del bar.
Poi mi allontano per cercare altre persone interessanti, ma non le ho trovate. Ma ecco che poco dopo passa il nostro Super boy con la sua camminata zoppicante, forse va verso una tabaccheria per un giornale o per un pacchetto di sigarette. 


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