cultura

"Arte e Fede" tra "Vocazione e Passione". Dal 23 maggio al 6 giugno la V edizione del festival

venerdì 21 maggio 2010
"Arte e Fede" tra "Vocazione e Passione". Dal 23 maggio al 6 giugno la V edizione del festival

La V edizione del Festival Internazionale di Arte e Fede è dedicata al tema "vocazioni e passioni" intese come anelito di ogni uomo alla ricerca della felicità, della bellezza e del senso della vita.
"L'anno sacerdotale, indetto da Papa Benedetto XVI° per il 2009-10, in occasione dei 150 anni dalla morte di San Giovanni Maria Vianney (il Curato d'Ars), ci dà lo spunto per dedicare la Vª Edizione del Festival d'Arte e Fede a un tema complementare a quello sacerdotale, a più ampio spettro, di carattere vocazionale nel senso più vero ed esistenziale del vivere: "Vocazioni e Passioni".


Ad illustrare il tema dell'edizione 2010, che si terrà ad Orvieto dal 23 maggio al 6 giugno, è Alessandro Lardani, direttore organizzativo dell'evento, che sottolinea come quest'anno il Festival si prefigga di "cogliere, nell'universo delle molteplici vocazioni dell'umanità, l'esperienza di personaggi viventi o del passato, religiosi o laici, capaci di entusiasmarci con la propria storia". Tra i principali appuntamenti di questa edizione vi è, senza dubbio, la conferenza-dibattito "Fiction e Fede", che si terrà al Duomo il 4 giugno, alle 18,00.

Ad essa interverranno: S. E. Monsignor Giovanni Scanavino (Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi), Franco Nero (attore protagonista della recente miniserie di successo su Sant'Agostino), Giulio Base (Regista del ben noto Don Matteo 7), Giovanni Capetta (Story-Editor/Lux Vide), Don Nazzareno Marconi (Rettore del Seminario Regionale di Assisi, nonché storico consulente del Progetto "Bibbia" Lux Vide-Rai), Sergio Perugini (Dottore di ricerca in Cinema - Università Roma 3 e Semiologo del Cinema presso la Luiss).


Inaugurerà il Festival la presentazione della mostra "Caravaggio l'urlo e la luce", curata dal professor Roberto Filippetti, già noto al grande pubblico, che da anni percorre l'Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all'incontro con la grande arte, letteraria e pittorica. La conferenza inaugurale "Una storia in cinque stanze", con intermezzi musicali del "Trio Orvietoarmonico", si terrà il 25 maggio a Palazzo del Capitano del Popolo, alle 21.15. La mostra, che sarà visitabile dal 26 maggio e resterà aperta fino al 13 giugno a Palazzo dei Sette, nell'anno in cui ricorre il IV centenario della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio, riproduce, a grandi dimensioni e ad alta definizione digitale, 31 opere dipinte tra l'ultimo lustro del ‘500 e il primo decennio del ‘600 (la mostra è organizzata in collaborazione con Itaca Eventi Srl).


Tra gli appuntamenti di spicco del Festival si terrà il 28 maggio, sempre presso il Palazzo del Capitano del Popolo alle 21.15, la conferenza: "La speranza in Dante-Commento al XXXIII canto del Paradiso", tenuta dal professor Franco Nembrini (già membro del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, della Consulta Nazionale di pastorale scolastica della CEI e della Commissione per la parità scolastica del Ministero dell'Istruzione). Altro momento dedicato alla passione per le lettere sarà l'incontro con lo storico narratore Mino Milani, autore de "La guerra sia con me - vita immaginaria di S.Rocco", che avrà luogo presso la Nuova Biblioteca Pubblica "L. Fumi", sabato 29 maggio alle 17.30. La presentazione del romanzo si articolerà anche su una lettura teatrale, con l'attore Andrea Brugnera.

Infine, il 2 giugno sarà protagonista un'altra vocazione/passione, quella per il pellegrinaggio, tradizione antica e sempre nuova, con lo spettacolo teatrale: "Il giullare pellegrino: il lungo viaggio di un giullare verso Santiago de Compostela", a cura di Jobel Teatro, alle 21.15 al Palazzo del Popolo. Un pellegrinaggio dell'anima che alterna quadri storici, episodi buffi, racconti spirituali, canti e grammelot, in un'emozione unica che cresce ad ogni passo fino all'arrivo alla sacra meta agognata.
Altre due mostre andranno ad arricchire questa V edizione del Festival di Arte e Fede: "Lea Pacini: l'invenzione del Corteo Storico", a partire da sabato 22 maggio alle 17.00, con presentazione dell'omonimo libro, a cura di Intermedia Edizioni e la mostra "Italian Light - Luce Italiana", del fotografo americano D.Gilbert, in collaborazione con Gordon College, già visitabile presso il Monastero S.Paolo, che si concluderà il 20 giugno.

"Un calendario ricco ed articolato - conclude A.Lardani - per un Festival giovane che con umiltà e qualità sta crescendo sul panorama regionale e nazionale. Sarà interessante quest'anno soffermarsi a riflettere su un tema così particolare, quello della "vocazione". In questo le esperienze del sacerdote sembrano intrecciarsi con il percorso degli artisti e di ogni uomo di buona volontà chiamati (vocatio), ogni giorno, a costruire "con passione" una nuova civiltà della pace, della bellezza e dell'amore. Tali esistenze, appassionate ed autentiche, sono pietre vive d'una città in costruzione, la città di Dio (Corpus Domini) nella città degli uomini". Allora "Arte e fede, come è nata Orvieto su questa rupe, come la sua cattedrale, come le sue cose più belle. Ci vorrà la gioiosa partecipazione di tutti, come un nuovo festival dei due mondi, uniti dall'entusiasmo che suscita l'arte, rivista con occhi nuovi, e la fede nel mistero del pane spezzato che ci unisce ed elimina le distanze"conclude S.E. Giovanni Scanavino, Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi. XX