cultura

Presentazione del volume "Scintille", una storia di anime vagabonde di Gad Lerner

mercoledì 19 maggio 2010
Presentazione del volume "Scintille", una storia di anime vagabonde di Gad Lerner

Venerdì 21 maggio alle ore 18, presso il Museo "Emilio Greco" per iniziativa dell'Opera del Duomo, verrà presentato il libro SCINTILLE. UNA STORIA DI ANIME VAGABONDE di Gad Lerner. Il volume ripercorre, attraverso le vicende di una famiglia ebraica la storia europea del Novecento. La storia familiare si snoda tra la Galizia (oggi una regione dell'Ucraina), il Libano, la Siria, Israele e l'Italia. Alla presentazione prenderà parte l'autore ed interverranno: Paolo Mauri, Mario Morcellini e alcuni studenti del Liceo Classico "F.A.Gualterio". Coordinerà l'incontro Giuseppe M. Della Fina. Ingresso libero.

Il nuovo libro di Gad Lerner è stato pubblicato l'11 novembre scorso da Feltrinelli. "E' un testo intimo e personale - dice l'autore - cui ho dedicato molti anni di lavoro e molti viaggi". Scintille. Una storia di anime vagabonde. Gilgul, nella Qabbalah ebraica, è il frenetico movimento delle anime vagabonde che ruotano intorno a noi quando la separazione del corpo è dovuta a circostanze ingiuste o dolorose. Tanto violenti possono essere i conflitti che attendono gli spiriti rimasti sulla terra, che la tradizione parla addirittura di "scintille d'anime" prodotte dalla loro frantumazione.


Con questo libro inatteso, di straordinaria intensità e autenticità, Gad Lerner ha deciso di addentrarsi nel suo gilgul familiare, nelle "scintille d'anime" della sua storia personale. Suo padre Moshè reca il trauma della Galizia yiddish spazzata via dalla furia della guerra, e mai davvero trapiantata in Medio Oriente. Dietro di lui si staglia enigmatica la figura di nonna Teta, incompresa e dileggiata perché estranea alla raffinatezza levantina della Beirut in cui è cresciuta Tali, la moglie di Moshè. Ma anche la Beirut degli anni Quaranta, luogo d'incanto senza pari, si rivela un recinto di beatitudine illusoria.


Vano è il tentativo di rimuovere lo sterminio degli ebrei d'Europa e la Guerra d'indipendenza nella nativa Palestina: anche se taciuti, questi eventi si ripercuotono nella vicenda familiare generando malessere e inconsapevolezza. Le anime vagabonde nel gilgul reclamano di essere perpetuate nel riconoscimento, senza il quale non c'è serenità possibile. Il racconto si snoda da Beirut ad Aleppo, fino alla regione ucraina di Leopoli e Boryslaw, lo shtetl in cui perse la vita gran parte dei Lerner, per concludersi sorprendentemente al confine tra Libano e Israele, presidiato dai soldati italiani, dove si riuniscono le molteplici nazionalità dell'autore. Così l'indagine sulla memoria e sui conflitti familiari si rivela occasione per un viaggio nel mondo contemporaneo minato dalla crisi dei nazionalismi, tuttora alla ricerca di convivenza armonica. Un itinerario attraverso nuove e vecchie frontiere che scava nel passato per rivelarne il peso sul presente. Una storia appassionante, felicemente sospesa tra biografia e reportage.