cultura

Il porto di Pagliano

mercoledì 27 gennaio 2010

Alla confluenza del Fiume Paglia nel Tevere, in località Pagliano, a pochi chilometri da Orvieto, si trovano i resti di un impianto portuale d'epoca romana. Vennero riportati alla luce tra il 1889 ed il 1890 nel corso di indagini dirette dall'ingegnere ed archeologo Riccardo Mancini. Gli scavi permisero di scoprire circa 70 ambienti , ma solo 28 di essi furono indagati a fondo.
Nel 2000 gli scavi dell'area sono ripresi e dal 2002 vi si tiene un campo scuola organizzato dalla Scuola di Etruscologia e Archeologia dell'Italia Antica , un'istituzione nata per volontà della Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto" e della Fondazione per il Museo "Claudio Faina". Il campo scuola, diretto dal Dott. Paolo Bruschetti, si svolge d'intesa con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria e con il contributo dell'Azienda Agricola "Tenuta di Corbara" s.r.l., di proprietà della Famiglia Patrizi.


Le campagne di scavo susseguitesi a partire dal 2002 hanno visto come protagonisti studenti e laureati provenienti da diverse Università italiane ed hanno interessato un'area individuata, ma non scavata dai ricercatori ottocenteschi. Si è cercato inoltre, con successo, di verificare se la zona archeologica si estendesse oltre i limiti noti. Le indagini hanno consentito di riportare alla luce i piloni del molo sull'antico alveo del Tevere (ne è stato scoperto un quinto non riportato nella planimetria del Morelli, 1958) ed una cabaletta molto ben conservata, insieme a numerose monete riferibili all'età augustea ed a quella costantiniana. Proprio questi significativi ritrovamenti inducono a pensare che il porto fluviale potesse essere attivo tra il I secolo a.C. ed il IV d.C., per almeno cinque secoli, come sosteneva anche Riccardo Mancini che, alla fine dell'Ottocento, aveva portato alla luce ventotto ambienti dei settanta che aveva individuato nella vasta area interfluviale. Tra i materiali recuperati si possono citare, inoltre, ceramiche comuni e sigillate, tessere di mosaico, intonaci dipinti ed un frammento marmoreo decorato.


Questa notizia è correlata a:

Progetto di valorizzazione del Porto romano di Pagliano. Seminario al Museo Archeologico Nazionale giovedì 28 gennaio