cultura

"Storie di psico-oncologia". Folto pubblico per la presentazione del libro di Francesco Milani promossa dall'OCC

lunedì 18 gennaio 2010
"Storie di psico-oncologia". Folto pubblico per la presentazione del libro di Francesco Milani promossa dall'OCC

Un folto e attento pubblico ha preso parte sabato scorso alla presentazione del libro "Storie di psico-oncologia" di Francesco Milani, medico chirurgo e psicoterapeuta presso l'Ospedale di Assisi. All'iniziativa, svoltasi nella Sala del Governatore di Palazzo dei Sette, ha portato il saluto a nome di tutta l'amministrazione comunale, il Sindaco di Orvieto Antonio Concina. L'evento è stato preceduto dal concerto dell'Orchestra Giovanile della Scuola di Musica Comunale "Adriano Casasole" di Orvieto. Ad animare il confronto, sono intervenuti Stefano Talamoni, Direttore della Scuola Permanente di Formazione dei Volontari promossa dall'Associazione "Orvieto Contro il Cancro" che martedì 19 gennaio 2010, inaugurerà il quinto corso, e Antonio Bergami, Coordinatore del Comitato Scientifico dell'Associazione stessa.

L'iniziativa, promossa dall'Associazione di volontariato "Orvieto Contro il Cancro" e patrocinata dal Comune di Orvieto, è stata anche l'occasione per promuovere il servizio di Psico-oncologia per pazienti e familiari che "Orvieto Contro il Cancro" attraverso l'erogazione di una borsa di studio, ha istituito da sette anni presso il day - hospital oncologico dell'Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto.

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Alcune note sul volume "Storie di psico-oncologia" di Francesco Milani, presentato in diverse città tra cui Torino al "Salone del Libro" e a Perugia nell'ambito di "Umbrialibri".
Il filosofo Ortega y Gasset affermava che nessun uomo ha mai visto un'arancia intera. Se questo è vero, è anche vero che ciascun uomo possiede il concetto di "arancia intera" perché, pur potendone vedere solo metà, può mettere insieme questa percezione con il ricordo dell'altra metà, ottenendo così una "visione" tridimensionale. Anche il medico può compiere questo tipo di associazione: pur dovendo prestare attenzione alla materia del corpo, può associare a questa percezione un significato affettivo e avere così un concetto dell'uomo malato più vicino alla completezza. Allo stesso modo lo psicoanalista, associando ai significati che scopre nelle storie di vita dei pazienti le alterazioni della materia del corpo, può scorgere delle sorprendenti analogie tra questi due aspetti, arrivando a una visione del malato non molto diversa da quella che ha ottenuto il suo collega medico. Partendo dalle storie dei pazienti oncologici, questo libro sostiene con forza che se i due modi di procedere potessero incontrarsi, potremmo restituire integrità al concetto di "uomo malato", realizzando su nuove basi un'"alleanza terapeutica" nel segno della complementarità - la complementarità dell'ascolto del "contenuto della memoria" e dell'esame della "materia del corpo". Un'alleanza feconda per il medico e per lo psicoanalista e feconda, soprattutto, per il paziente, che trova un compagno di viaggio nell'esperienza della malattia e, attraverso la consapevolezza della propria storia di vita, un aiuto nella comprensione del suo significato, del perché e del come si è ammalato, per trovarsi nella condizione di poter scegliere e decidere, anche di cambiare strada.