cultura

Il Duomo e l'Alleluja. Domenica 20 dicembre meditazione aperta sul suono

venerdì 18 dicembre 2009
Il Duomo e l'Alleluja. Domenica 20 dicembre meditazione aperta sul suono

"I giorni del Solstizio invernale. I giorni più bui. Alleluia...antico canto di gioia. Meditarne il suono... vibrarlo nel Duomo di Orvieto... richiamare alla coscienza la nostra appartenenza al Creato e infondere fiducia al nostro animo."

Nuovo appuntamento davvero speciale organizzato dall'Associazione Rane22 in collaborazione con l'associazione Messaie per la rassegna orvietana di Venti Ascensionali. Ogni anno infatti, per i giorni del Solstizio invernale l'associazione propone delle meditazioni aperte in luoghi chiave della nostra storia e della nostra cultura laica e religiosa. Lo scorso inverno, ad esempio, si svolse una meditazione dentro il Pozzo di S. Patrizio, sempre in Orvieto, dove tutte le nicchie/finestre vennero occupate da meditanti e non, che giocavano con il suono Ong accompagnati da un grande Gong sistemato in fondo al pozzo. Il tutto illuminato dal fuoco delle torce. Un'immagine davvero suggestiva dove si confondeva il limite tra meditazione e spettacolo.

L'occasione offerta, questa volta si svolge nel Duomo di Orvieto, Domenica 20 Dicembre alle ore 19.30, e il suono su cui meditare è tra quelli più significativi della tradizione cristiana: L' Alleluia. I partecipanti si disporranno in cerchi concentrici creando una sorta di labirinto sonoro e cominceranno a intonare il suono Alleluia attraverso una continua improvvisazione basata sui moduli del canto medievale. Il fine non è quello di un coro o quello di uno spettacolo, ma quello di dare la possibilità a tutti, anche a chi non ha mai meditato o non ha mai cantato, di incontrare la propria voce e ascoltarla vibrare insieme alle altre voci; e questo nel Duomo, uno dei luoghi più preziosi della nostra storia. A chi voglia provare questa esperienza, l'indicazione più importante che viene data da Prem Singh, che condurrà la meditazione, è quella di mettersi in una condizione di ascolto. Questo significa che mentre "cantiamo" dobbiamo cercare di sentire anche le voci di chi ci sta intorno.

E' consigliato, ove possibile, vestirsi di bianco e/o avere una coperta o scialle bianchi. Utile avere un cuscino o tappetino per sedersi a terra. Ci sarà la possibilità, per chi vuole, di utilizzare le sedie. L'eventuale pubblico potrà inserirsi nei cerchi per meditare e potrà anche attraversare il "labirinto sonoro" secondo un percorso indicato che gli permetterà di raggiungere il centro e ascoltarne il suono. L'Associazione Rane22 e l'Associazione Messaie augurano una buona meditazione.