cultura

Riprendono gli scavi in località Campo della Fiera

mercoledì 22 luglio 2009
Riprendono gli scavi in località Campo della Fiera

Sono riprese il 13 luglio scorso, in località Campo della Fiera di Orvieto, le ricerche archeologiche condotte dall'Università di Perugia in collaborazione con l'Università di Macerata e dirette dalla Prof.ssa Simonetta Stopponi, coadiuvata dai Dottori Claudio Bizzarri, Claudia Giontella, Marco Broncoli e dai laureati di Macerata che seguono lo scavo fin dall'inizio dei lavori (2000).

Alla campagna di quest'anno, che proseguirà fini agli inizi di settembre, oltre agli studenti perugini e marchigiani, partecipano allievi delle Università di Firenze, Napoli 1, Napoli 2, Napoli Orientale, Pavia, Roma-Tor Vergata, Salerno, Viterbo, Venezia e delle Università di Amsterdam (Olanda), di Friburgo (Svizzera) e dell'Università dell'Arizona e di altri Atenei statunitensi.

I lavori, condotti su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, rientrano nell'ambito del progetto pluriennale finora finanziato dalla Banca Monte dei Paschi di Siena e da quest'anno dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. L'Università di Macerata contribuisce al mantenimento dei suoi studenti, il Comune di Orvieto e la Protezione Civile offrono alloggio gratuito e spazi per i depositi, l'Opera del Duomo ha concesso per venti anni al Comune i terreni di sua proprietà per lo svolgimento delle ricerche.

I risultati finora ottenuti sono di grandissimo interesse e documentano l'importanza storica di un sito che dalla metà del VI secolo a.C. fu un importante santuario etrusco. La sua funzione di luogo sacro perdurò in epoca romana e continuò fino ad età medievale divenendo sede della chiesa di San Pietro in vetere. La continuità di culto sottolinea la rilevante importanza del luogo apportando elementi di conferma all'identificazione del santuario etrusco-romano con il Fanum Voltumnae, il santuario federale degli Etruschi.
Nel 2008 i risultati della campagna di scavo sono stati molto importanti: i lavori hanno consentito di mettere in luce, oltre alle strutture di grandi edifici, un deposito di pregevoli oggetti, fra i quali ceramiche greche e dell'Italia meridionale, iscrizioni etrusche, un "tesoro" di 220 monete romane ancora conservate nel loro contenitore ed il busto di un imperatore romano, forse Geta.
La campagna di scavo appena iniziata apporterà sicuramente ulteriori novità per quanto riguarda sia il periodo etrusco e romano che quello medievale.
Come negli anni precedenti, per gli orvietani saranno organizzate visite guidate presso l'area archeologica di cui verrà data opportuna comunicazione.