cultura

"La famiglia dell'adolescente: la fase dello svincolo". Se ne è parlato nell'ambito della dei gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto

martedì 23 giugno 2009

Il seminario dal titolo: "La famiglia dell'adolescente, la fase dello svincolo" ha fatto da introduzione, venerdì 19 scorso, presso l'Enoteca Regionale dell'Umbria nel complesso di San Giovanni, nell'ambito della 5^ Festa dei gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto del territorio orvietano alla presentazione alla cittadinanza del gruppo AMA "MajorA.M.A." sulla genitorialità, recentemente costituitosi. Il seminario, condotto dal Dott. Massimo Marchino, Responsabile del Sert di Orvieto, ha visto la partecipazione del Dott. Angelo Strabioli e della Dott.ssa Matilde Turreni quali esperti della tematica affrontata, della presidente di Orviet'Ama, Antonella Fortunati in qualità di promotore dell'associazione e dei rappresentanti del gruppo A.M.A. "MajorA.M.A." quali testimoni di questa esperienza. Alla festa dei Gruppi A.M.A. hanno partecipato inoltre i rappresentanti dell'Amministrazione Comunale di Orvieto e della Regione Umbria.

Il gruppo "MajorA.M.A.", nato da un'esperienza maturata all'interno del liceo scientifico "Ettore Majorana" di Orvieto nell'ambito di un ciclo di conferenze sull'adolescenza, ha voluto partecipare l'importanza dell'appartenere ad un gruppo dove si condividono "quotidiani e normali temi" di vita, quali: l'adolescenza e le sue varie sfaccettature. Il gruppo si incontra una volta alla settimana per condividere momenti di relazione e socializzazione supportati dal vivere tutti lo stesso momento, ovvero l'adolescenza dei propri figli. L'adolescenza rappresenta, infatti, quel periodo della vita nel quale l'individuo acquisisce le competenze e i requisiti necessari per assumersi le responsabilità proprie dell'età adulta. È un processo di transizione - si è detto - in cui entrano in gioco ed interagiscono fattori di natura biologica, psicologica e sociale; una fase in cui l'individuo deve far fronte ad una molteplicità di specifici compiti di sviluppo, che ruotano attorno alla costruzione e all'acquisizione della propria identità. Ed uno dei bisogni che maggiormente caratterizza questo periodo della vita è quello relativo alla ridefinizione della relazione con alcune entità sociali, in primo luogo la famiglia.

In epoca pre-industriale la famiglia di tipo patriarcale, spesso costituita da più nuclei familiari conviventi, ha rappresentato un ambiente sociale privilegiato, in cui le esigenze dell'individuo, e in modo particolare dei figli, trovavano ascolto, attenzione ma soprattutto disponibilità nell'adottare le soluzioni più opportune. La famiglia, quindi, con i compiti di sostegno e solidarietà, era il principale sistema sociale, rappresentava, inoltre, anche il luogo privilegiato di trasmissione delle esperienze tra generazioni con valenze educative e culturali.

Oggi, la trasformazione della famiglia tradizionale in nucleare, non solo ha perso le funzioni educative, ma spesso non riesce a sostenere emotivamente i propri figli. Ne consegue la necessità di intensificare il rapporto con altre entità sociali, tra cui il gruppo dei coetanei o peer group. Proprio il gruppo amicale diventa in adolescenza il più importante oggetto di confronto sociale nella costruzione dell'identità dell'individuo. È nel gruppo che l'adolescente fa esperienza del vivere sociale, dei ruoli e delle relazioni: nel gruppo mette in gioco i diversi aspetti di sé e osserva come gli altri vi reagiscono.
L'allontanamento dalle figure parentali, tuttavia, non rappresenta una rottura dei rapporti con i genitori; semmai una trasformazione in modo da renderli più paritari e reciproci, con la conquista della libertà affettiva di instaurare nuove relazioni, sia amicali che sessuali. Un buon livello di identificazione con più entità sociali di riferimento contribuisce alla costruzione di un'immagine positiva di sé e ad un incremento da parte degli adolescenti della propria autostima.

La presidente dell'associazione "Orviet'A.M.A." Antonella Fortunati, nel raccontare cos'è un gruppo e quale funzione esso abbia, ha ricordato come il bisogno di confronto, supporto e relazione sia alla base di tutti i gruppi AMA. In particolare ha sottolineato come, cambiando in maniera sempre più veloce il modo di comunicare, si rischi di rimanere isolati o fuori dal "mondo" se non si trova un punto di socializzazione in grado di riconvertire i segnali che si lanciano.
In questo senso, è stata sottolineata l'importanza di far conoscere alla cittadinanza l'esistenza dell'Ambulatorio di Terapia della Famiglia sorto in collaborazione con la Cooperativa "Il Quadrifoglio" che ha sede fisica all'interno del CSM di Orvieto.

Il gruppo A.M.A. è un gruppo informale al quale chiunque può aderire semplicemente contattando la responsabile dei gruppi A.M.A. al numero telefonico 0763 / 341525.