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Chi è Carla Del Ponte

domenica 17 maggio 2009
Chi è Carla Del Ponte

Magistrato in Svizzera, Carla Del Ponte attualmente è ambasciatore della Confederazione Elvetica in Argentina e dal 1999 al 2007 è stata procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda e l'ex-Jugoslavia.
Dopo aver trascorso la sua infanzia e l'adolescenza a Bignasco (Canton Ticino) ha studiato legge a Berna e a Ginevra, diventando nel 1972 avvocato e notaio. Una volta finiti gli studi, ha esercitato la professione di avvocato. Nel 1982 è stata nominata giudice istruttore, funzione esercitata per tre anni, prima di essere nominata alla carica di procuratore pubblico a Lugano dove ha istruito in particolare cause di criminalità economica, di traffico internazionale di droga e di crimine organizzato. Grazie ad una buona dose di caparbietà e alle competenze progressivamente acquisite, si è presto creata una fama di giudice temibile e scomodo.
L'attività su questo tipo di reati richiede di ampliare le indagini fuori dai confini svizzeri, per questo ha avviato diverse collaborazioni con gli organi giudiziari di altri paesi; ad esempio: la collaborazione con Giovanni Falcone che, tra l'altro, ha consentito di provare il legame tra il riciclaggio di denaro effettuato in Svizzera e la mafia siciliana nel quadro dell'indagine pizza connection, avviata già nel 1979 sul traffico di droga tra Italia e Stati Uniti.
Il 21 giugno 1989, è sfuggita provvidenzialmente ad un attentato nella casa di Palermo del magistrato Giovanni Falcone, nelle cui vicinanze era stato nascosto dell'esplosivo; quest'ultimo è stato assassinato dalla mafia nel 1992 insieme alla moglie e alla scorta, nella Strage di Capaci, 23 maggio.
Nell'aprile 1994 Carla Del Ponte viene nominata Procuratore generale della Confederazione elvetica e diventa membro della commissione federale "criminalità economica".
Nel suo nuovo mandato federale si dà come priorità la lotta al crimine organizzato e le mafie di qualsiasi origine, che trovano complicità in Svizzera, così come in altre piazze finanziarie, per mettere al sicuro denaro proveniente da attività illecite quali: traffico di droga, armi, corruzione, ma anche la frode fiscale. Questo programma suscita la resistenza di ambienti finanziari. Per permettere una migliore trasparenza nella ricerca e nella persecuzione del riciclaggio di denaro, fa pressione sugli esponenti del Parlamento e del Governo perorando la modifica della legislazione. E' grazie anche a questa sua opera che il 1° aprile 1998 entra in vigore in Svizzera la Legge sul riciclaggio di denaro, che introduce delle norme molto severe per gli intermediari finanziari e le banche.

Sul piano internazionale, nel 1999 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la nomina procuratore per il Tribunale Penale Internazionale per il Ruanda (azione che prosegue fino al 2003) e per il Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia, incarico che ricopre fino alla fine del 2007 anno in cui viene nominata ambasciatore della Confederazione Elvetica in Argentina.

Numerose le Onorificenze che ha ricevuto.
Nel 2001 riceve il premio Zolfanello d'oro del Comune di Dogliani per il ruolo attivo svolto per l'affermazione dei diritti fondamentali della persona umana nel mondo intero e per aver saputo accendere la speranza nella giustizia; nel 2002 le è stata conferita a laurea honoris causa all'Università Cattolica di Lovanio per il suo impegno nella difesa dei diritti fondamentali dell'uomo e le viene attribuito il premio della pace di Westfalia per il suo coraggio esemplare nella messa in luce dei delitti della ex Jugoslavia. Nel 2006, per le stesse motivazioni, le viene attribuito il premio della fondazione Wartburg di Eisenach riservato a personalità distintesi a favore dell'unità europea; nel 2007 la Hochschule für Wirtschaft HSW Luzern (Scuola universitaria di economia Lucerna) le conferisce il premio "Corporate Women Award Switzerland 2007" e nello stesso anno, Soroptimist, organizzazione mondiale di donne attive professionalmente, le conferisce il premio per la pace 2007 "per il suo grande impegno in favore dei diritti umani, della pace e della giustizia sociale". Nel gennaio 2008 al sesto gala "Swiss Award", una giuria di cento personalità la designa personaggio svizzero dell'anno nel settore della politica per il suo lavoro alla testa del Tribunale penale internazionale sulla ex Jugoslavia.
Il 23 maggio 2009 riceverà il Premio Internazionale Diritti Umani "Città di Orvieto".


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A Carla Del Ponte il Premio Internazionale per i Diritti Umani "Città di Orvieto" 2009