Prima mondiale in Inghilterra per "Lu Santo Jullare Françesco". In scena la produzione Te.Ma. in lingua inglese

Sarà presentato in prima mondiale al Trinity Theatre di Tunbridge Wells (Kent), lo spettacolo Lu Santo Jullare Françesco (nella versione inglese Francis, the Holy Jester). Prodotto dal Teatro Mancinelli di Orvieto,  lo spettacolo, messo in scena da Mario Pirovano in lingua inglese su testo di Dario Fo, è in programma da martedì 5 fino al 9 maggio.
Successivamente, prima di arrivare in varie città inglesi, la rappresentazione sarà ospitata, il 13 e 14 maggio, presso l'Istituto Italiano di Cultura di Londra. Per tutte le altre date della tournée si può consultare il sito www.mariopirovano.it

Dalle ricerche del Premio Nobel per la Letteratura 1997, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco. Un ritratto inedito del più straordinario inventore del pensiero cristiano, per parlare di grandi temi che attraversano la società contemporanea. 
In occasione dell'ottavo centenario della nascita del Francescanesimo, mentre la città di Assisi si sta preparando alle celebrazioni per questo evento, la rappresentazione dello spettacolo dedicato al "Jullare di Dio" è un' occasione per esportare la cultura teatrale, nonché spirituale e religiosa, della terra umbra al di fuori del territorio nazionale. Dal monologo e dall'interpretazione di Pirovano prendono vita un'intera serie di personaggi dell'Italia medievale: papi e cardinali, soldati, contadini, mercanti, monaci... L'attore milanese porta sulle scene soprattutto il tema della pace e della guerra con il discorso di Francesco ai Bolognesi. E' la famosa "concione" del 1222, un'affabulazione ironica, poetica, a volte sarcastica a mo' dei giullari del tempo, che Fo ha ricostruito sulla base della tradizione popolare, delle cronache e delle testimonianze dirette.

L'autore elabora in quest'opera un'immagine non agiografica di San Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico. Del resto era lo stesso Francesco a definirsi "Jullare di Dio", e questo proprio negli anni in cui l'imperatore Federico II promulgava un editto contro i "Jugulatores", considerati buffoni osceni.

Pirovano sottolinea con la sua gestualità il carattere dirompente e rivoluzionario dell'azione francescana, e muove dal riso alla commozione facendo leva sull'attualità di un messaggio di cui sentiamo più che mai la necessità.