cultura

‘Non ti muovere’, torna il Libro Parlante. Con Mazzantini e Castellitto, ‘Venuto al mondo’ un reading d’eccezione. Il 3 aprile al Mancinelli

martedì 31 marzo 2009
di Davide Pompei
‘Non ti muovere’, torna il Libro Parlante. Con Mazzantini e Castellitto, ‘Venuto al mondo’ un reading d’eccezione. Il 3 aprile al Mancinelli

 

Ha un passato da Strega, il premio. E un presente da scalatrice, di classifiche. Padre scrittore e madre pittrice, rappresenta una sorta di icona del teatro d'avanguardia. Da venticinque anni è moglie di Sergio, noto attore italiano. Esile al punto della trasparenza, piange molto mentre compone, eppure è determinata e combattiva. Quattro figli e cinque libri all'attivo. Alle abluzioni nel Catino di zinco, che segnano il battesimo letterario negli anni '90, ha fatto seguito un proverbiale bagno di notorietà con il best seller Non ti muovere, che ne ha confermato l'indole di scrittrice intensa e drammaturga incisiva.

Dopo il doveroso silenzio e un anno di dura, irascibile concentrazione, Margaret Mazzantini è tornata in libreria con il fluviale romanzo - 529 pagine, in origine 1200 - Venuto al mondo che, pubblicato per Mondadori a fine 2008, ha già venduto oltre 300 mila copie. In attesa della confermata versione cinematografica - cast internazionale, non ancora noto -, di cui il compagno Castellitto firmerà la regia ma non l'interpretazione, il vasto respiro della narrazione ha suggerito alla collaudata coppia di dare voce alle pagine più vibranti dell'opera, intraprendendo una breve tournée di lettura.

Dopo il Teatro Valle di Roma - dove i due si sono conosciuti, recitando insieme "Tre sorelle" di Cechov - e il Franco Parenti di Milano, è in programma per venerdì 3 aprile, alle ore 20:30 al Teatro Mancinelli di Orvieto, il reading a due voci di alcuni brani, che costituiscono già una sorta di montaggio, scelti appositamente per raccontare in modo completo la vicenda narrata nel libro. Non solo parole, ma una mise en éspace di circa un'ora e mezza che rappresenta "l'opportunità per trovare il dna, il profumo del film".

L'originale serata, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, realizzata dalla Libreria dei Sette in collaborazione con l'Associazione Te.Ma., è il primo degli appuntamenti del Libro Parlante, la rassegna internazionale di incontri con i protagonisti dell'ultima stagione letteraria, giunta quest'anno alla sua decima edizione. Sul palco del Mancinelli prenderà, così, corpo il doloroso tunnel intimo di Gemma e del suo ventre infecondo, dove a lungo trovano spazio solo "ovuli ciechi" ed "embrioni appassiti", e quello della capitale bosniaca, simbolico ricettacolo delle efferatezze di un secolo, reso infetto dalle stragi e dall'odio di un assedio vicino e mediatico.

Sullo sfondo della recente storia d'Europa, rivivranno i complici incontri con Gojko, il sanguigno poeta bohémien, e quelli folli con il fotografo Diego, con cui la donna coltiva ossessivamente lo scriteriato desiderio di maternità. Condizione voluta e negata, cercata ed infine ottenuta, all'ombra delle bombe, attraverso un grande gesto d'amore. La storia intreccia orrore e quotidianità, ripropone antichi binomi - guerra e pace, amore e odio - e, malgrado il fangoso sgretolamento, si costella di bambini come a sottolineare l'assoluta contiguità tra morte e vita. Venuto al mondo è, in questo senso, un inno tenero e violento alla fiducia, un'implacabile iniezione di luce e speranza, sorretto da una scrittura turgida e densissima, quasi tangibile, nelle cui pieghe si annidano, con pensosa moralità, significati, ambizioni e affanni.

Vivide immagini e suggestive metafore si accatastano in un flusso ininterrotto di parole cariche e toniche, che a tratti eccede e straborda, com-muove, stordisce e tradisce maniacale attenzione al dettaglio e rara capacità introspettiva. Nel dilagante abuso della parola, consola un narrare prezioso, che è ricerca e dimensione personale "dolorosa, ma necessaria" al recupero dell'energia vitale. D'altronde, scrivere è - per ammissione dell'autrice -, come scendere ogni giorno in miniera. "Ci si può perdere, ma non ho paura".