cultura

Sempre più alti i Venti Ascensionali: una rete d'impegno per una tessitura di qualità. Lusinghiero il bilancio dell'ultima edizione

venerdì 20 febbraio 2009
di Laura Ricci - Video di Jacopo Teodori
Sempre più alti i Venti Ascensionali: una rete d'impegno per una tessitura di qualità. Lusinghiero il bilancio dell'ultima edizione

Con 71 appuntamenti culturali e 10 mila 558 presenze (+3480 rispetto alla passata edizione) si è conclusa, nei giorni scorsi, la manifestazione "Venti Ascensionali", che ha animato la città di Orvieto, con il solito ritmo sostenuto e di qualità, dal 13 settembre 2008 al 2 febbraio 2009. A causa di alcuni spostamenti e di qualche nuova sollecitazione recepita in corso d'opera, Venti Ascensionali avrà in questa sua ottava edizione una "Coda" per così dire diluita: il prossimo sabato 21 febbraio, infatti, l'artista orvietano Giuliano Baglioni presenterà il suo progetto "Sassi di Paglia", mentre la chiusura ufficiale e festosa della kermesse è prevista per sabato 7 marzo, con la presentazione della pubblicazione e del DVD che il Laboratorio Teatro Orvieto ha realizzato, in collaborazione con Stampa Alternativa, per i suoi venti anni di attività (inizialmente previsto per il 7 febbraio e slittato per imprevisti organizzativi).

La "Coda" non cambierà la sostanza complessiva e si può dunque tracciare, ancora a caldo, un consuntivo, cosa che Orvietonews.it ha realizzato anche con una video intervista su OrvietoTV al direttore artistico della manifestazione, Massimo Achilli, e all'assessore alla Cultura del Comune di Orvieto, Giuseppe Maria Della Fina (cliccabile da questa stessa notizia).

La crescita e il successo della manifestazione, che entrambi hanno sottolineato, sono certo evidenziati dal dettaglio dei dati: 48 appuntamenti tra presentazioni, letture, mostre, 26 in più rispetto alla passata edizione e tutti ad ingresso gratuito, con 4 mila 866 presenze (+1453 rispetto alla passata edizione); 15 appuntamenti tra teatro e concerti a pagamento, per un totale di 3710 spettatori (+830 rispetto allo scorso anno); 8 gli spettacoli e i concerti a ingresso libero, con 1982 spettatori (4 appuntamenti in più e + 997 presenze). Ma sono anche segnati, se si va a sondare il livello qualitativo, dall'allargarsi non solo dei numeri, ma anche della tipologia degli utenti e del circuito di collaborazioni che permette una manifestazione di alta qualità a costi davvero misurati. Sappiamo da tempo la ricetta: l'impegno non solo del Laboratorio Teatro Orvieto, che per conto del Comune di Orvieto è il primo e maggiore organizzatore, ma anche quello di associazioni e di singole persone che collaborano alla realizzazione di vari eventi, mettendoli a rete, secondo il tema comune di ogni edizione, in un sistema di complessiva qualità. Quest'anno la parola d'ordine intorno a cui tessere la lunga kermesse culturale era "Altri Mondi".

Tra le ultime collaborazioni, in termini di tempo e non certo di importanza, quelle di Radio Orvieto Web, che ha realizzato alcune dirette e ha permesso il bellissimo progetto dei lettori portatili del LTO, con la lettura a puntate dell'intera opera di Gabriel Garcia Marquez "Cent'anni di solitudine"; e quella con il giornalista Roberto Di Nunzio, che dopo l'iniziativa in favore di Ingrid de Bétancourt, che con una proposta dal basso ha portato a concedere la cittadinanza orvietana alla nota esponente politica colombiana, ha collaborato all'iniziativa su "Gomorra" in favore di Saviano e ha infine curato un recente meeting per Gaza, organizzato da varie associazioni.

Uno dei motivi del successo e della vivacità di Venti Ascensionali, secondo l'assessore Della Fina, è proprio questo suo aprirsi alla città in modo fluido e alternativo, con originalità e senza mai nulla di scontato, affrontando, anche sul momento come è accaduto per Saviano e per Gaza, problematiche nazionali o internazionali emergenti. La lunga maratona di Gomorra, in cui oltre cento persone della più varia estrazione culturale e sociale si sono alternate ai microfoni della Sala del Carmine per leggere in sedici ore consecutive la forte e scomoda opera di denuncia di Roberto Saviano, è stato uno degli eventi più emozionanti di tutta la manifestazione, senza nulla togliere a tutte le altre iniziative, sempre di grande interesse e qualità.

Un altro elemento del successo sottolineato da Della Fina è la particolare atmosfera della Sala del Carmine: né una sala conferenze né un cinema né un teatro, ma un luogo ponte che li riassume e li oltrepassa, consentendo concerti e spettacoli, ma anche incontri che abbattono le barriere formali e logistiche di una conferenza, mettendo i partecipanti in relazione in un suggestivo habitat che sta a metà tra un palcoscenico e un disteso salotto colloquiale.

Oltre all'impegno di tanti soggetti orvietani, che mettono a disposizione competenze e relazioni personali, la riuscita di Venti Ascensionali deve molto anche alla disponibilità e alla generosità di personaggi di spicco del mondo culturale che accettano di collaborare alla manifestazione senza alcun compenso, giusto con un rimborso spese o con la sola ospitalità: spinti dall'interesse e dalla curiosità per questa kermesse solidale, ma anche - diciamolo - attratti dal fascino e dall'appeal della città di Orvieto. Tra i nomi più prestigiosi di questa edizione - come dicono graziosamente i francesi a titolo del tutto bénévole - il filosofo Giacomo Marramao, gli scrittori Efram Medina Reyes e Andrej Longo, le giornaliste Rula Jebreal e Nella Condorelli, il noto blogger Massimo Mantellini, la saggista e psicoanalista Manuela Fraire, l'attrice Enrica Rosso, la regista Rebecca Samonà, i poeti Alessio Brandolini e Anna Maria Farabbi, l'italianista Valerio Capasa e, proprio a conclusione, un frizzante David Riondino in un serrato, elettrizzante dialogo sull'avventura del mondo etrusco con un altrettanto frizzante Giuseppe Maria Della Fina che, non dimentichiamolo, di Venti Ascensionali, oltre che assessore deputato, da varie edizioni è anche animatore e protagonista. E in quanti sanno - piccolo scoop di orvietana acquisita che non poteva averne memoria - che proprio Della Fina, insieme ad Achilli ed altri fu, negli anni Settanta, uno dei fondatori del nucleo che sarebbe diventato l'LTO, l'allora più modesto ma non meno entusista CTO (Centro Teatrale Orvieto)?

Accanto alla generosità di questi e altri personaggi nazionali, quella non meno apprezzabile del tessuto locale, che ha visto a rete, in questa entusiasta condivisione culturale e sociale, istituzioni, associazioni e singoli impegnati nella realizzazione dei vari eventi: oltre ai già citati, Associazione Te.Ma, Agenda 21, Il filo di Eloisa, Elzevira, Akebia, Corriere dell'Umbria, Cesvol, L'Albero di Antonia, Orvietolug, Genesis club Perugia, Artemide, Piano Terra, Il Ginepro, Aiab Umbria, edizioni Lietocolle, i gruppi di lettura dell'LTO guidati da Elisabetta Spallaccia, e singole persone come Margherita Trio, Stefano Veccioni, Carlo Brunetti, Laura Scatoloni, Silvia Manciati, Angelo Tarquini, Ambra Laurenzi, che da vari anni si occupa dell'organizzazione del Giorno della Memoria, e Loretta Fuccello, che ha curato i rapporti con le scuole. Tra i protagonisti locali di eventi più familiari ma non per questo meno interessanti: Luca Umena, Peppe De Ninno, Don Ruggero Iorio, Daniele Barcaroli, Elisabetta Spallaccia, Paola Lattanzi, Elisabetta Moretti, Felizitas Scheich. Fondamentale anche la collaborazione di alcuni musicisti, come Rita Graziani, Elisa Casasole, Sandro Paradisi, Martina Sciucchino, Michele Marchesani; e preziose quelle del caffè Montanucci, dell'Hotel Palazzo Piccolomini, delle librerie "Valente" e "Parole Ribelli" e del ristorante "Antica cantina".

Una citazione a parte merita ancora il progetto multimediale di Massimo Achilli che, ogni anno, diventa parte integrante di Umbria Jazz Winter. Dedicato al mondo della Belle Epoque, in questa edizione ha messo insieme, ad altissimi livelli, le immagini dell'artista Rita Mele e le musiche dal vivo di Danilo Rea e Martum_M.

Tra le collaborazioni più valide e fruttuose, infine, quella bidirezionale con le scuole, che negli anni ha avvicinato molti giovani non solo alle iniziative a cui hanno partecipato direttamente, ma all'intero circuito di Venti Ascensionali. Un'interazione importante, come ha sottolineato anche l'assessore Della Fina, per aprire a questi giovani una finestra sul contemporaneo e, di esso, renderli non solo fruitori, ma anche attori. Nell'edizione appena conclusa, alcune classi delle scuole superiori hanno incontrato con grande interesse e partecipazione il filosofo Giacomo Marramao, lo scrittore Andrej Longo e, per il giorno della Memoria, Rebecca Samonà, assistendo alla proiezione del suo film-documentario "L'isola delle Rose"; di particolare valore e coinvolgimento, infine, anche il progetto su Italo Calvino curato da Loretta Fuccello, che ha visto una mostra dei lavori di preparazione organizzati dalle classi partecipanti, un loro incontro con il Professor Valerio Capasa del Dipartimento di Italianistica dell'Università di Bari sui mondi possibili di Calvino e il loro mettersi in gioco direttamente, come giovani lettori, in uno degli incontri di lettura al Caffè Montanucci.

In sintesi, in una città in cui si parla continuamente della sempre prorogata necessità di mettersi a rete, Venti Ascensionali non fa che crescere perché, la rete, è riuscita a crearla e a gestirla davvero e in concreto. Una grande fatica, ma anche una ancor più grande soddisfazione!

Il bilancio economico di Venti Ascensionali