cultura

Il salotto buono di Venti Ascensionali. Procedono al meglio le conversazioni

martedì 21 ottobre 2008
Continuano con successo le conversazioni di Venti Ascensionali che, dopo il debutto con Rula Jebreal, sabato e domenica hanno offerto un week end di grande interesse con le due iniziative a cura dell'associazione Il filo di Eloisa. Folto, partecipe, fatto anche di nuovi volti e di molti giovani il pubblico, che conferma come la Sala del Carmine sia un punto di riferimento sempre più importante per la vita culturale orvietana. Molto intenso l'incontro di sabato 18 ottobre, La poesía es un mal necesario, nel corso del quale Alessio Brandolini, a sua volta poeta e primo traduttore in Italia del poeta argentino Jorge Boccanera, e Laura Ricci hanno presentato la figura di Boccanera nel contesto del panorama letterario della sua terra, e letto intensi testi poetici, in spagnolo e italiano, dal libro “Sordomuta”, edito nella collana Altre Terre delle edizioni Lietocolle. Un felice straniamento, nella Sala del Carmine, percorsa dalle robuste corde della parola di Jorge Boccanera, ora erotica e appassionata, ora irridente e ironica, ora più elegiaca e lieve: sempre spiazzante, imprevedibile, sorprendente, mirata. A rendere ancora più suggestiva l'atmosfera di dépaysement è stato determinante il contributo della musica, tutta impostata su intermezzi di puro sapore sudamericano. Le corde vibranti della chitarra di Michele Marchesani e la fisarmonica sempre coinvolgente di Sandro Paradisi hanno esaltato al meglio, tra vari magistrali a solo e un più sobrio ruolo di sottofondo, la voce limpida e toccante di Martina Sciucchino, che ha eseguito canzoni del repertorio melanconico più popolare e condiviso in Sudamerica, da Te recuerdo Amanda a Alfonsyna y el mar, struggente storia della poeta argentina Alfonsina Storni, suicida nell'abbraccio del mare che l'aveva sempre ispirata. Per finire con le parole di Boccanera sottolineate splendidamente dal ritmo in tema della fisarmonica: un ineguagliabile Valcesito e un immancabile finale tango, il Tango della contorsionista. Non sono mancate, naturalmente, neanche le rose: rigidamente rosse, come in ogni appassionata atmosfera argentina che si rispetti. Vedi anche www.lietocolle.com Molto interessante e partecipato anche l'incontro di domenica 19 ottobre, in cui un'inesauribile Nella Condorelli, introdotta da Simona Mingardi, ha ampiamente illustrato il tema del femminismo nei paesi islamici. Un modo diverso, ma altrettanto determinato di affermare i diritti delle donne nel mondo musulmano, che reclama il riconoscimento e la pari dignità con quella che è ormai a torto considerata la “leadership femminista occidentale”. Giornalista e scrittrice, specializzata in affari esteri e mondo islamico, Nella Condorelli, che con Women in the city ha realizzato il primo magazine transnazionale online interamente gestito da donne, ha messo bene a nudo quelli che possono essere i luoghi comuni degli occidentali, magari convinti di dover esportare cultura e libertà là dove popoli di uomini e donne, giustamente radicati nella loro diversa ricchezza identitaria, stanno cercando una propria via verso la democrazia e il progresso.