cultura

Premio Stella d'Oro. Domenica 3 agosto la Compagnia Filarmonico Drammatica di MACERATA in "Lo zoo di vetro" di Tennessee Williams

sabato 2 agosto 2008
Domenica 3 agosto Compagnia Filarmonico Drammatica di MACERATA in "Lo zoo di vetro" di Tennessee Williams regia di Andrea Caldarelli replica ad Acquapendente (VT) lunedì 4 agosto con: Tom Fabio Campetella Amanda Rossella Calfon Jim Roberto Gamberini Laura Daniela Treggiari La compagnia: dal 1985 spaziamo dal classico all'avanguardia passando per il vernacolo. Sul palco ci misuriamo con Aristofane o Max Frisch, scherziamo con Petrolini, riflettiamo con Pirandello, raccontiamo Stefano Benni e Tennesse Williams oppure sfidiamo William Shakespeare. Nel nostro teatro, capace di 400 posti, nasce l'energia che ci accompagna sui palcoscenici delle Marche, dell'Italia e dell'Europa. L’opera: Saint Louis 1938. Tom racconta della sua famiglia, della madre Amanda perduta nei ricordi della sua giovinezza; di Laura, sorella infelice da rasentare la pazzia; dell’amico Jim, preso a prestito dal magazzino in cui lavora, per accontentare le assillanti richieste della madre per sistemare la sorella; del padre, perduto nei suoi sogni, fuggito dalla realtà familiare per non farvi più ritorno. Dramma ambientato nel sud degli Stati Uniti, al cui centro le figure di due donne represse, o fragili, o morbosamente affettive, incapaci di vincere i viluppi di un’educazione fondata sul pregiudizio e sul più sterile moralismo, si agitano ognuna nella propria speranza di vita. A sconvolgere la monotonia della famiglia ci pensa Jim, piombato nella casa come un ciclone che travolge tutto, lasciando le due donne nella disperazione della propria solitudine. I sogni perduti, le “fragili figurine di vetro” non sono altro che un’ossessione morbosa il cui assillo traspare da “casi” via via vissuti dall’autore all’insegna di un non meglio precisato “naturalismo psicologico” collocando in esso personaggi le cui anormalità sono vedute e rappresentate al di fuori di una prospettiva critica. L’autore: nato a Columbus (Mississipi) nel 1911, muore a New York nel 1983. Negli anni '30 collabora con diversi gruppi di avanguardia e scrive numerosi atti unici. Il successo e la fama arrivano con “Zoo di vetro” (1945) e “Un tram che si chiama desiderio” (1947). In questi due drammi si forma la definitiva struttura ricorrente del teatro di Williams. I suoi lavori si basano sull'opposizione tra l'individuo e la società, con il ricorso a personaggi quasi archetipici: l'aristocratica decaduta, la fanciulla mite e vittima del maschio dominatore, il giovane sensibile e con aspirazioni artistiche, l'uomo intraprendente ed aggressivo. Successivamente Williams scrive opere altrettanto fortunate, spesso trasferite sullo schermo: “Estate e fumo” (1948), “La rosa tatuata” (1951), “La gatta sul tetto che scotta” (1954), “Improvvisamente l’estate scorsa” (1958), “La dolce ala della giovinezza” (1959) Per il cinema scrive nel 1956 Baby Doll. Negli anni successivi si assiste ad un lento declino dell'ispirazione, testimoniati dal ritorno alla forma breve dell'atto unico e dai frequenti rifacimenti. Da ricordare anche i racconti: “Un ospite indiscreto” (1968 e “Otto signore indemoniate” (1974) i romanzi: “La primavera romana della signora Stone” (1954), “Una donna chiamata Moise” (1975) in cui Williams discute onestamente della propria omosessualità, già proclamata.