cultura

Online il numero 11 di Fili d'Aquilone, rivista d'immagini, idee e Poesia. Il tema GENERAZIONI

martedì 22 luglio 2008
E' online il numero 11 di FILI D'AQUILONE, rivista d'immagini, idee e Poesia diretta dal poeta e scrittore romano Alessio Brandolini. Il titolo del numero č GENERAZIONI. GENERAZIONI che si susseguono da sempre, perennemente in conflitto o, quantomeno, a disagio l’una con l’altra. Apre il numero Emanuela Jossa che analizza i racconti dell’argentina Silvina Ocampo, dove la scissione tra mondo adulto e mondo infantile č all’origine di ogni azione, spesso crudele. Tema, questo, molto vicino al racconto “L’eclissi di sole”, di Riccardo De Gennaro dove il conflitto famigliare esplode in azione grottesca che sfalda legami e ipocrisie. Viviane Ciampi rievoca da Parigi lo “spirito di maggio” che quarant’anni fa si pose in netto contrasto con il passato, la societŕ, e rese incolmabile il divario generazionale. Spostandosi all’attualitŕ Oscar Palamenga prende spunto dal libro di Francesco Delzio, Generazione Tuareg, per sottolineare un fenomeno nuovo e che sorprende: l’avvicinamento dei giovani verso la generazione dei nonni, scavalcando quella dei padri. Armando Santarelli in “Sangue barbaro” analizza le complesse difficoltŕ di dialogo tra genitori e figli. Fabio Pierangeli compie un viaggio nella letteratura italiana del secondo Novecento, concentrandosi sulla memoria dell’Olocausto, che č anche il tema portante dell’ultimo romanzo di Dacia Maraini, Il treno dell’ultima notte, qui commentato da Alessio Brandolini che intervista l’autrice. Ambra Laurenzi, per quel che riguarda l’aspetto iconografico della rivista, introduce con “Fotografie e generazioni” due storie per immagini molto diverse l’una dall’altra: il lavoro di Maurizio Frullani sulla “Gente di Cormňns e dintorni” e quello di Marco Dandrea in India. Marco Testi affronta l’ultimo romanzo di Andrea Ferrari, H, molto vicino al tema del numero, per via del fluire del tempo e degli uomini che vivono in un’isola. Annarita Verzola, nel consueto racconto dedicato all’infanzia (“Celeste”), narra di Irene e di sua nonna, che lavora come bidella nella sua stessa scuola. Il racconto di Annarita idealmente si affianca alla seconda parte della letteratura slovena per l’infanzia, di Jolka MiliÄŤ, che qui presenta due storie e due autori: Branko Hofman e Marjeta Novak. Alessio Brandolini parla dell’ultimo romanzo (ma č una storia vera) di Philip Roth pubblicato in Italia, Patrimonio, che rivisita il passato della propria famiglia e intreccia il proprio destino a quello del padre morente. César Fredy Pongutá espone alcune tesi sul romanzo storico del colombiano Germán Espinosa, El signo del pez (inedito in Italia), sulle prime generazioni cristiane. Molti, come sempre, i fili annodati alla poesia: apre (in tema con il numero) la silloge inedita di Gianfranco Lauretano, “Il frutto adulto”. Claudine Bertrand e Viviane Ciampi ci presentano Denise Desautels, poetessa del Quebec che scava nell’intimo. Alessio Brandolini parla dell’antologia Il denso delle cose di Vera Lúcia de Oliveira, e della sua poesia sospesa tra Brasile e Italia. Alessandro Prusso traduce versi inediti in Italia della grande poetessa argentina Alessandra Pizarnik e Vera Lúcia de Oliveria ci presenta il poeta brasiliano Antônio Lázaro de Almeida Prado. Jolka MiliÄŤ, proseguendo nella sua vasta esplorazione della poesia slovena, propone i versi di Brane MozetiÄŤ. Per la prima volta ci occupiamo anche di poesia serba (e speriamo di proseguire) con l’aiuto di Marija Mitrović che presenta Tanja Kragujević, tradotta da Ginevra Pugliese. Riprende in questo numero il percorso di Pablo Luque Pinilla sulla poesia spagnola contemporanea, presentando Eloy Sánchez Rosillo, con le traduzioni di Gloria Bazzocchi. Martha Canfield torna in Colombia proponendo il poeta Darío Jaramillo Agudelo e le sue “poesie d’amore”. Infine, un ricordo di Alessio Brandolini del grande poeta venezuelano Eugenio Montejo, morto a Caracas il 6 giugno 2008. Nelle rubriche: Giuseppe Ierolli, nell’angolo di ED, traduce testi di Emily Dickinson ai posteri; Federico Platania, nella consueta rubrica musicale, racconta di un tragico incidente aereo avvenuto nel 1959; Verónica Becerril propone il film Little Miss Sunshine, uscito nel 2006; chiude Elvio Cipollone che presenta la sua “stanza dei sogni”. FILI D'AQUILONE tornerŕ online a ottobre, con il numero 12, che questa volta avrŕ per titolo "SUONI DI VERSI".