cultura

Chiude con soddisfazione degli organizzatori il Festival Internazionale d'Arte e Fede

venerdì 30 maggio 2008
Bilancio positivo per la III Edizione del Festival Internazionale d’Arte e Fede di Orvieto. Soddisfatti della riuscita del Festival gli organizzatori Alessandro Lardani (Presidente dell’Associazione culturale Iubilarte) e John Skillen (Direttore del Gordon College), hanno potuto contare su una presenza di pubblico superiore alle tremila persone, che hanno partecipato con grande entusiasmo alle iniziative in programma. Non solo orvietani ed umbri, ma moltissimi italiani, provenienti dalle altre regioni, ed un notevole afflusso di pubblico straniero, soprattutto americano e di matrice anglosassone. Indubbiamente il concerto di Angelo Branduardi, nel Duomo di Orvieto, ha rappresentato un momento altissimo in cui arte e fede sono state cantate con grande maestria e con un taglio popolare, rendendo la manifestazione un patrimonio condiviso da tutti. Anche i bambini delle Scuole Elementari di Orvieto centro hanno apprezzato, rimanendo col fiato sospeso di fronte la rappresentazione dello spettacolo teatrale “E uscì a seminare-Gesù e le sue Parabole”; incantati dalle storie più conosciute del Vangelo, animate dai burattini e dalla musica dal vivo. Il Festival persegue l’obiettivo di “una cultura di qualità” offerta a tutti gratuitamente, ad edificazione della comunità e di una civiltà nuova. Le politiche di valorizzazione della città di Orvieto, in questi ultimi anni hanno investito sulla creazione di un’offerta turistica intrisa di eventi che prevedano un turismo prolungato e ciclico sulla Rupe; il Festival Internazionale d’Arte e Fede accanto a manifestazioni come Umbria Jazz Winter, Orvieto Con Gusto-Slow Food ha dimostrato di caratterizzarsi per qualità, innovazione, accoglienza e destagionalizzazione seppur giovanissimo cronologicamente parlando. “Con questi presupposti – hanno dichiarato Lardani e Skillen - siamo convinti che in un periodo di trasformazione della città di Orvieto in polo di forte attrazione culturale, il Festival d’ Arte e Fede possa favorire le dinamiche di sviluppo economico e culturale già in atto, promuovendo un fecondo percorso di glocalizzazione della cultura e costruendo basi ancor più solide per l’accoglienza di turisti e pellegrini, in risposta ad una vocazione antica di cui impariamo ad essere ogni giorno più consapevoli.”