cultura

Il filo di Eloisa: nasce nel giorno di Caterina da Siena l’Antologia di ammirazione femminile

martedì 29 aprile 2008
di Laura Ricci
Vede le stampe oggi – “29 aprile, giorno di Santa Caterina” (così si usa indicare, con giorno e Santa del giorno, nelle edizioni Lietocolle di Michelangelo Camelliti) - l'antologia poetica “Il filo di Eloisa - Antologia di ammirazione femminile”, realizzata dall'Associazione culturale Eloisa Manciati, in collaborazione con la nota casa editrice Lietocolle, a seguito del Bando di Concorso nazionale per giovani donne “Tracce di pensiero femminile nella nostra vita: scrittrici-maestre, un tributo alla loro eredità senza testamento” diffuso dall'associazione orvietana, nel primo anno di attività, in ottemperanza a uno dei punti del proprio statuto. La giuria del Concorso - composta dalla Presidente Anna Maria Farabbi, nota poeta umbra, da Ornella Cioni, Presidente de “Il filo di Eloisa”, Loretta Fuccello, Simona Mingardi, Emanuela Leonardi - ha selezionato, per la realizzazione del volume, i componimenti di 25 autrici rappresentative di tutta Italia; è stato inoltre inserito il lavoro elaborato, secondo le linee del Concorso, dalle alunne della Classe 2L1 del Liceo Scientifico “Ettore Majorana” di Orvieto. Il volume sarà in catalogo, nei prossimi giorni, nei raffinati tipi della collana Erato delle edizioni Lietocolle e sarà presente, nello stand dell'editore, al Salone del libro di Torino che, come è noto, rappresenta la maggiore vetrina europea del settore librario. Una bella soddisfazione per l’associazione fondata per ricordare l’indefesso e arioso lavoro culturale di Eloisa Manciati, che porterà il suo nome, e quello della città a cui ha dedicato la sua passione divulgativa e di conoscenza, ben oltre le mura cittadine. Oltre ai testi delle autrici e ai loro riferimenti alle autorevoli “maestre”, tra cui figurano importanti cult della cultura femminile internazionale, ma anche piacevoli e impreviste sorprese, l'antologia si compone di due introduzioni a cura de “Il filo di Eloisa” e di Anna Maria Farabbi, di una foto e di una breve, intensa biografia di Eloisa Manciati, e sarà in vendita sul territorio nazionale secondo i normali canali delle edizioni Lietocolle. La prima presentazione ufficiale del volume, con l’intervento delle autrici chiamate a leggere i loro componimenti, avverrà a Orvieto, a Palazzo dei Sette, nel pomeriggio di sabato 7 giugno; altre ne seguiranno sul territorio nazionale. Nella notizia, tra i riferimenti di cronaca, mi piace inserire una riflessione più personale. Ho trovato singolare la coincidenza che, per la stampa, l’editore avesse scelto proprio il giorno di Santa Caterina: non è stato concordato, è una di quelle circostanze che stupiscono per il calzante manifestarsi del caso. Giornata più appropriata, per un lavoro scaturito dal ricordo di Eloisa, non avrebbe potuto esserci. Molte volte mi è capitato di accostarla nel mio pensiero, mentre insieme esploravamo alcune figure di mistiche, proprio a Caterina da Siena: con le dovute proporzioni, naturalmente, ma nello stesso segno. Per raggiungere quello in cui sentimentalmente, socialmente e politicamente credeva, senza alcun risparmio, Caterina teneva testa, con le sue argomentazioni, a signori, condottieri, cardinali e papi; dettava epistole dure e scomode, ma sempre consequenziali e lucide, senza mai guardare al suo eventuale danno, ma all’ardore dei suoi ideali e a un mondo più giusto e più amorevole per la collettività. Con lo stesso spirito, seppure in più quotidiana misura, in nome di quanto approfondiva ed elaborava Eloisa teneva testa a sindaci, capi ripartizione, colleghi, colleghe e collaboratori, argomentava con la parola e quando non bastava scriveva “epistole”. Anche nei momenti di sconforto, anche nell’insuccesso, la fiducia nella giustizia e nella bellezza della sua “verità” era troppo forte perché potesse arrendersi e tacere.