cultura

La Chiesa Perplessa. Sabato presentazione del libro di Agenor Brighenti dedicato ai nuovi temi sui quali la Chiesa si interroga

mercoledì 21 febbraio 2007
"Adesso che sapevamo tutte le risposte, non sarà che sono cambiate le domande?". L'interrogativo di Edoardo Galeano rimane sempre sotteso in tempi perplessi e critici come quelli che viviamo. Più che un’epoca di cambiamenti, è in corso un cambiamento d’epoca dove non si può continuare a non dare risposte alle nuove domande. Ed è anche per non smettere di calarsi nell’attualità di questo tempo storico con i suoi segni, le contraddizioni, le accelerazioni, i disorientamenti, le perplessità individuali e collettive a cui anche la Chiesa non deve sottrarsi, che la Biblioteca Comunale “Luigi Fumi” di Orvieto e La Piccola Editrice, promuovono un incontro per sabato 24 Febbraio, alle ore 17,30 presso la Sala Conferenze di Palazzo Coelli in Piazza Febei. L’iniziativa culturale è realizzata con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e della Libreria Valente. Alla presentazione del libro "La Chiesa Perplessa" di Agenor Brighenti parteciperanno il teologo Carlo Molari, il Vescovo di Orvieto-Todi Mons. Giovanni Scanavino e l’editore Luciano Comini. La Chiesa deve affrontare, infatti, con realismo e profetismo i nuovi segni dei tempi. A nulla servono nostalgie restauratrici o pretesi monolitismi ideologici, interpreti di una visione storica superata e catastrofica. Allo stesso modo, in seno ad un relativismo etico e religioso, è necessario salvaguardare l’autenticità originaria, l’esperienza ecclesiale fondante. La fedeltà autentica sta nel superare la paura e affrontare con coraggio il rischio di rinnovarsi. Agenor Brighenti, sacerdote e dottore in Teologia presso l’Università Cattolica di Lovanio-Belgio), è laureato in filosofia all’Università del Sud di Santa Catarina-Unisul ed è specializzato in Pastorale Sociale (Itepal, Celam). Docente e Direttore dell’Istituto Teologico di Santa Catarina (Itese), tiene corsi all’Università Pontificia in Messico e all’Unisul, membro dell’Istituto nazionale di pastorale (CNBB). Autore di vari libri e articoli pubblicati in Sud America e non ancora tradotti in lingua italiana, per la prima volta edito in Italia con il saggio La Chiesa perplessa, La Piccola Editrice, Celleno, 2006. Carlo Molari nato a Cesena il 25 luglio 1928, è diventato sacerdote nel 1952. Laureato in Teologia dogmatica e in utroque iure nella Pont. Università Lateranense, ha insegnato teologia nella medesima Università (1955-1968), nella Facoltà teologica della Università Urbaniana di Propaganda Fide (1962-1978) e nell’Istituto di scienze religiose della Università Gregoriana (1966-1976). Dal 1961 al 1968 è stato Aiutante di Studio della Sezione dottrinale della S. Congregazione per la Dottrina della Fede. Per un decennio ha svolto la funzione di segretario dell'Associazione teologica italiana (ATI) e di membro del Comitato di consultazione della sezione dogma della rivista internazionale Concilium. Svolge attività pastorale a Roma nell'Istituto S. Leone Magno dei fratelli Maristi delle scuole. I suoi interessi sono rivolti soprattutto alla ricerca di modelli teologici che rispondano alle necessità spirituali dell'uomo di oggi, all'incidenza della svolta linguistica della cultura sulla formulazione della dottrina di fede e ai rapporti fra teologia e scienze. Nell’ultima pubblicazione “Credenti laicamente nel mondo” (Cittadella, 2006), Carlo Molari analizza Fede e politica, fede e cultura, relativismo e religione civile, violenza e fondamentalismi, l’impegno dei cristiani nel mondo, per evidenziare che Stato e laicità sono i temi più dibattuti nel nostro tempo che impongono, a livello personale ed ecclesiale, la ricerca di nuovi orizzonti, nuovi linguaggi, nuovi modi di vita. Nella svolta epocale della civiltà attuale spesso drammatica e inquietante emergono a ogni livello, sia pure in forme le più diverse, una forte domanda di senso.