cultura

Alla Sala del Carmine teatro-danza con 'Piotr e le stelle di Tut'

giovedì 14 dicembre 2006
Alla Sala del Carmine di Orvieto, domenica 17 dicembre alle ore 21, in programma un nuovo e coinvolgente spettacolo: “Piotr e le stelle di Tut”, curato da “Déjà Donné”, una compagnia internazionale che dal 2005 risiede in Umbria. Due coreografi, la ceca Lenka Flory e l’italiano Simone Sandroni, dopo aver lavorato per anni in Belgio con la compagnia “Ultima Vez” diretta dal grande Vim Vandekejbus, esordiscono con un proprio gruppo dal nome omonimo allo spettacolo che darà loro il successo. Gireranno gli Stati Uniti, il Canada, l’Asia e l’Europa con entusiasmi da parte di pubblico e critica, totalizzando ben 22 paesi toccati dalla loro tournée. Il loro teatro-danza mantiene uno stile divertente, esplosivo, pur toccando temi di forte impatto sociale e politico. Hanno uno stile che si potrebbe definire un fluente ibrido di metodi e linguaggi che non cerca il “gradevole comunque”, con soluzioni di grande effetto e impatto emotivo. Gli artisti che lavorano per i Déjà Donné provengono da tutta Europa, Giappone, Stati Uniti. Piotr, un produttore teatrale che viene da Tut, luogo immaginario, si è perso nel mondo illusorio della finzione teatrale. Nel suo “smarrimento” c’è posto per la realtà che ogni tanto irrompe, cruda, a fare da contrasto col mondo sognato, dove la poesia si mischia con situazioni tragicamente comiche. Sandroni e Micci, gli interpreti, che hanno creato anche i testi, “confondono” i trucchi del teatro con gli espedienti della vita prendendo spunto da fatti sociali contemporanei, non rinunciando ad un’ironia graffiante che riga in maniera indelebile quel mondo di cui parlano e “dolcemente” sbeffeggiano. Lo spettacolo è distribuito dalla Fondazione Umbria Spettacolo e si può considerare per tutti, anche se privilegia coloro che amano fantasia e arte fuse insieme. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito del Teatro Mancinelli www.teatromancinelli.it oppure contattare il botteghino (tel. 0763/340493).