cultura

Al Carmine alle ore 21 per piano solo il Tributo a Fabrizio De Andrè di Danilo Rea

mercoledì 18 ottobre 2006
La serata di venerdì 20 ottobre prosegue con un evento davvero imperdibile. Per il ciclo “Migrazioni tra musica e teatro” è in programma il concerto per solo piano di Danilo Rea, pianista jazz ampiamente riconosciuto e apprezzato sullo scenario internazionale, che eseguirà il suo Tributo a Fabrizio De Andrè alle ore 21.00 alla Sala del Carmine. Un evento davvero esclusivo se si tiene conto del fatto che questo concerto è stato proposto da Danilo Rea solo in occasione del “Time in jazz” di Berchidda in Sardegna lo scorso anno, e che quella di Orvieto è la seconda data in Italia. Il concerto nasce dall’ invito, esplicitamente rivolto a Danilo Rea da parte di Paolo Fresu e della Fondazione De Andrè per rendere omaggio al grande Faber nella sua terra d’adozione, l’amata Sardegna. “Con i suoi testi arguti e irriverenti ha stravolto i canoni della canzone italiana. Con lui la canzone italiana scopre temi sociali e politici e diventa un riferimento irrinunciabile per i giovani degli anni settanta. Cosi’ e’ stato per me. E la cosa che mi ha sorpreso maggiormente, approfondendolo negli anni e’ scoprire come le melodie delle sue canzoni abbiano un pathos struggente quanto i testi”. Ha dichiarato Danilo Rea. “Può sembrare strano ascoltare un riadattamento delle sole musiche di De Andrè, che era un poeta di parole. Ed e’ un compito sicuramente arduo. Eppure, la forza evocativa delle sue canzoni si trasmette perfettamente anche attraverso la sola musica. Le melodie sono una parte fondamentale della sua opera e, dalla Buona Novella ad Anime Salve, l’evoluzione musicale di De Andrè è stata straordinaria. Io con De Andrè ci sono cresciuto, ascoltando le sue canzoni e i racconti di amici e colleghi musicisti che lo conoscevano personalmente. Ho incontrato invece Dori Ghezzi a cui è piaciuta subito l’idea di un Tributo a Fabrizio che inizialmente doveva essere fatto come Doctor 3 e che poi è diventato un “piano solo”. E il 15 agosto scorso mi sono ritrovato a suonare De Andrè a "l'Agnata", la casa di Fabrizio De Andrè in Sardegna, davanti ad una distesa di persone accovacciate sull'erba.

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