cultura

Presentato a Orvieto Venti Ascensionali 2006: quando la passione permette di fare insieme 'nonostante'

martedì 19 settembre 2006
Dopo la conferenza stampa di Roma, è stata presentata oggi a Orvieto la sesta edizione della rassegna Venti Ascensionali, il cui primo appuntamento è previsto già per questo fine settimana, sabato 23 settembre, con Dusk day 2. L'edizione 2006 di Venti Ascensionali, che comprende settanta iniziative, si concluderà non a caso il 27 gennaio 2007, Giorno della Memoria, con un appuntamento legato al ricordo dell’olocausto, il progetto “Le rose di Ravensbruck, storia di deportate italiane” a cura di Ambra Laurenzi. Alla presentazione della rassegna, svoltasi presso il Palazzo Comunale, erano presenti il sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, l’assessore alla Cultura Teresa Manuela Urbani, l’assessore alle Politiche Sociali, Cecilia Stopponi, l’assessore alla Cultura della Provincia di Terni, Alberto Sganappa, e il direttore artistico della manifestazione Massimo Achilli. Molti, in sala, gli artisti e i rappresentanti di associazioni coinvolte, in maniera attiva, nella programmazione di Venti Ascensionali. Ha aperto la presentazione l'assessore alla Cultura Teresa Urbani, sottolineando il ruolo fondamentale che una manifestazione culturale diffusa quale è Venti Ascensionali ha per la città di Orvieto, e ringraziando il Laboratorio Teatro Orvieto e la Biblioteca Comunale che da sempre e in molte occasioni sono realtà preziose e attive nella promozione della cultura. Citate anche, dall'assessore, le due presenze/assenze cittadine che Venti Ascensionali vuole ricordare: Eloisa Manciati, a cui l'intera manifestazione è dedicata, che è stata parte integrante e portante del gruppo promotore di Venti ascensionali, e il maresciallo Stefano Melone, scomparso nel 2001 per un tumore contratto, a causa dell'uranio impoverito, in seguito ad una missione all’estero, e a cui è dedicata la pièce teatrale “Morire di pace”. La parola è quindi passata al Sindaco, che nel rivolgere alla platea un saluto caldo e non di circostanza, ha messo in evidenza come Venti Ascensionali abbia sempre svolto un'importante funzione di collante fra le diverse realtà culturali della città, mostrando una grande attenzione per le potenzialità e i bisogni della vita cittadina. L’assessore Alberto Sganappa, oltre al suo personale, ha portato il saluto del presidente della Provincia di Terni, ente che ha sostenuto l'iniziativa anche economicamente. “Orvieto – ha affermato - è una città con una forte valenza culturale e, in quanto tale, ha bisogno da parte della Provincia di quel forte sostegno che mi impegno ad assicurare. Purtroppo – ha continuato Sganappa- le difficoltà economiche dell’ultimo periodo hanno avuto pesanti ripercussioni per il mondo della cultura, che è il primo ad essere penalizzato, ma la nostra speranza è che con la finanziaria di fine anno possa migliorare la situazione di crisi attuale”. L’ultimo intervento istituzionale è spettato all’assessore Stopponi, che ha posto l’accento “su una manifestazione – ha affermato - divenuta nel tempo un vero e proprio luogo fisico, all’interno del quale si realizzano enormi trasformazioni culturali e dove prendono vita una serie di legami con diverse realtà sociali, soprattutto con le più svantaggiate”. E’ noto infatti come Venti Ascensionali abbia da sempre aderito a progetti per il sociale, coinvolgendo di volta in volta realtà molto diverse: Emergency, il commercio equo solidale e la bottega Piano Terra, Amref con la campagna di raccolta fondi che si aprirà quest’anno. L’intervento dell’assessore Stopponi ha aperto anche un’altra prospettiva rispetto al ruolo socio-culturale svolto dal Collettivo teatro animazione, impegnato a costituire una compagnia stabile di teatro integrato. Ad esporre a grandi linee il progetto è stata Felizitas Scheich, regista all’interno del Collettivo. “Ormai da 4 anni esiste un laboratorio di teatro integrato con attori professionisti e attori diversamente abili – ha spiegato - il tentativo ambizioso che ora vorremo fare è il passaggio a una compagnia stabile e un maggiore coinvolgimento della città. Finora il progetto è stato finanziato da varie associazioni ed enti quali Cesvol, Quadrifoglio, Afcho; adesso vorremmo che avesse una risonanza maggiore e che emergesse anche il valore prettamente artistico di questa esperienza”. Molto apprezzato l’intervento di Paola Melone, che si è augurata che la performance “Morire di pace” sia un ulteriore passo verso la sensibilizzazione nei confronti di una questione delicata come il caso dei militari colpiti da contaminazione da uranio impoverito. Paola Melone ha tenuto a ringraziare la sua città per il sostegno ricevuto in tutti questi anni, sostegno che le ha dato la forza di portare avanti un'azione legale che dovrebbe concludersi con la sentenza definitiva nel 2008. Concludere è spettato a Massimo Achilli, con l'illustrazione del programma della manifestazione. Anche Achilli ha sottolineato il vuoto lasciato dalla scomparsa di Eloisa, un vuoto che diventa però, al tempo stesso, una spinta a continuare. “Se siamo riusciti a mettere su un calendario così fitto di appuntamenti lo dobbiamo alla passione di tutti noi e a quella degli artisti coinvolti”, ha afffermato, riferendosi alle difficoltà economiche che hanno pesato sulla programmazione e alla comune volontà di proseguire e “resistere”, nonostante i tagli di ordine economico e il venir meno di risorse umane e organizzative che erano davvero preziose. Un programma, quello presentato, che si estende per quattro mesi, con 70 appuntamenti circa a partire da “Dusk day 2”, evento dedicato alla storica band dei Genesis, per proseguire con la seconda edizione del “Pozzo dei desideri”, performance di teatro danza realizzate all’interno della suggestiva cornice del Pozzo di San Patrizio, in collaborazione con Sistema Museo e curate da Paola Lattanzi e Valentina Marini, che hanno realizzato per quest’edizione anche le “Istantanee urbane”, incursioni all’interno della città. Seguirà quindi il ricco calendario teatrale di “Migrazioni”, in collaborazione con il teatro Mancinelli: 10 spettacoli tra teatro e musica, che si concluderanno il 27 gennaio con “Cap Arcona”, spettacolo dedicato all'episodio di alcune navi affonadate nel 1945, cariche di prigionieri dei campi di concentramento: 7500 morti in tutto, una tragedia sconosciuta ai più, che sarà raccontata dall'adattamento teatrale di Felizitas Scheich e interpretata da Elisabetta Spallaccia. Torna anche l’appuntamento con "Corti in vista", rassegna di cortometraggi a cura di Giovanni Bufalini e Alan Vele. Due le mostre, realizzate in collaborazione con la Galleria Zerotre: una dedicata ai fumetti, l’altra tematica, riguardante il guru del jazz Lennie Tristano, a cui sarà dedicato un concerto multimediale, “Suite per Lennie”. Due anche gli appuntamenti con la poesia: “Parola scritta parola sonora” di Anna Maria Farabbi e “Voce alla notte”, lettura e musica dall’ultimo libro di Laura Ricci. E proprio la lettura è uno dei fronti aperti da Venti Ascensionali, che prosegue in collaborazione con la Biblioteca gli ormai tradizionali cicli delle “Letture al caffè” e delle “Letture al cioccolato”, estese in questa edizione ad alcune biblioteche ragazzi del Comprensorio. Anche quest’anno vi sono dei “fuori programma” che è il caso di evidenziare: il concerto, realizzato in collaborazione con l’associazione Storia di note, di Tommy Smith, sassofonista poco conosciuto in Italia ma molto apprezzato sulla scena internazionale, e una proficua collaborazione con Stampalternativa, che nell’ambito della manifestazione presenterà due testi dedicati al jazz. “Nonostante le difficoltà economiche, i costi continuano ad essere contenuti, secondo la vecchia e classica definizione del cosiddetto “prezzo politico”: 48 euro per l’abbonamento a 10 spettacoli…” ha concluso Achilli. Per il programma e le informazioni www.ventiascensionali.org