cultura

Cantine & Chef alla ribalta: cinque vini e il porco di Epicuro per la cena di venerdì 18 agosto

lunedì 14 agosto 2006
Una rotonda cinquina di vini firmati Riccardo Cotarella, un giovane chef appassionato e di gran talento e, per finire, il "Braciere del porco d'Epicuro" per festeggiare, con un gaudente autodafé, le parti più gustose del porcello. Con queste scintillanti trombe mendelssohniane si annuncia la serata di venerdì 18 agosto (sempre alle 20.30 al Palazzo del Gusto) per il penultimo appuntamento di "Cantine e Chef alla ribalta", evento di promozione dell’enogastronomia di territorio resa possibile grazie ai contributi del GAL Trasimeno Orvietano, Comune di Orvieto, Provincia di Terni, Comunità Montana "Monte Peglia e Selva di Meana". L’evento si caratterizza per la trama complessa, degna di un'opera shakespeariana, comprensiva di agnizione finale. Ben quattro gli interpreti principali: Falesco (due bianchi e aleatico), Tenuta Vitalonga (due rossi), Hosteria Nonnamelia (antipasto, primo e dolce), Oreto (le glorie norcine per la grande brace epicurea). L’Opera si apre con un “Tortino di zucchine con vellutata di parmigiano”, una soave lusinga di piaceri delicati affiancata dal “Poggio dei Gelsi” della Falesco, blend di Malvasia del Lazio (50%), Sauvignon (40%) e Moscatello (10%). Un vino profumato e con una struttura importante, molto espressivo sulla progressione media. L'entrata dei “Maltagliati bicolori con patate e taleggio alle verdure” annunciano il secondo atto (vale a dire “il primo” in ossequio all'ortodossia gastronomica), una poetica portata fitta di piaceri felpati e sferici che diventano, con il superbo Ferentano 2005, un cantico di giubilo alle divinità enogastronomiche. Questo vino – Roscetto in purezza (forse una mutazione locale del Grechetto) - testimonia la passione di Riccardo Cotarella per l’eloquenza dei vitigni autoctoni. Il Ferentano della Falesco, frutto di pochi ettari e con rese piuttosto basse, matura tre mesi in barriques e si affina in bottiglia. Un vino morbido (compie per intero la fermentazione malolattica) e di carattere con evidenti sentori di frutta bianca e gialla (ananas, banana). Nel terzo atto due gagliardi rossi della Tenuta Vitalonga (Elcione e Terra di Confine) accompagnano una quaterna di “prodigi suini” (bistecche, salsicce, fegatelli e ventresche), tutti marchiati con lo stigma di Oreto. La macchina di scena è il “Braciere del Porco d’Epicuro”, un autodafé destinato a rosolare le eresie della norcineria più buona d’Orvieto. L’ “Elcione 2004” è un taglio bordolese classico (Merlot e Cabernet), frutto di basse rese (40 quintali per ettaro), piacevolmente rotondo, caratteriale, speziato. Sei mesi in barriques. Il “Terra di Confine 2004” (80% Montepulciano, 20% Merlot) è un vino iperbolico che ha lasciato sul campo almeno il doppio di quello che poteva dare restando qualitativamente importante (è l’alchemico “Principio di Scambio Equivalente”). Una silloge di densità vellutate, balsamiche e speziate e tuttavia serico e avvolgente. Nel quarto e conclusivo atto a fianco del “Semifreddo alle mandorle con arance candite” troviamo il Pormele della Falesco (l’agnizione!), “rara avis” delle cantine cotarelliane, un Aleatico in purezza prodotto da una resa infinitesima e capace di modulanti e amplissimi spettri aromatici. Un piccolo grande campione oggetto “cult” di molte collezioni enologiche. Da lunedì a venerdì (dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19) sarà possibile degustare i vini di Falesco e Tenuta vitalonga presso il Palazzo del Gusto / Enoteca Regionale. Sabato e domenica solo su prenotazione (min. 10 persone) Cantine & Chef alla ribalta è una iniziativa de “Il Palazzo del Gusto” curata dalla Società Itinera in collaborazione con l’Associazione Gust’arte, i ristoranti e le cantine partecipanti. Costo della cena: € 22 Per informazioni e prenotazioni: 0763 393529 0763 341818

Il menù della cena di venerdì 18 agosto