cultura

Assalto alle botti: in tutta la Tuscia feste dal sapore (di)vino

martedì 1 agosto 2006
di davidep
Svanite le bionde bollicine delle varie sagre delle birre sparse sul territorio nostrano, le cantine della zona tornano ad animarsi di un frizzante fermento e i paesi a popolarsi di conviviali tavolate occasionali. Nella Tuscia viterbese, partono nella prima quindicina d’agosto ben cinque feste, bagnate dal leggero sapore (di)vino. La Camera di Commercio e l’Amministrazione Provinciale di Viterbo, infatti, propongono anche per quest’anno la manifestazione “Feste del Vino della Tuscia”, un itinerario insolito che collega città, sapori, arte e tradizioni e che si articola con degustazioni guidate, escursioni nei borghi, stand enogastronomici, eventi folclorisitici, musica, teatro, convegni e seminari. E ovviamente, vino a fiumi, impreziosito dal riconoscimento della Regione Lazio per la Strada del Vino della Teverina – Itinerari del Vino, dell’Olio e dei Sapori Tipici. Protagonisti dell’iniziativa estiva nata dalla passione per un prodotto di qualità e dal grande amore per la propria terra, sono i Comuni e le Pro-Loco di Civitella d’Agliano, dove si è già brindato dal 28 al 30 luglio con “Nelle Terre del Grechetto”, Gradoli, dove i festeggiamenti, iniziati il 28 luglio vanno avanti fino al 12 agosto, Montefiascone, che fa festa dal 29 luglio al 15 agosto, Castiglione in Teverina, impegnata dal 2 al 6 agosto con la sua XXIII edizione, e Vignanello, con l’edizione numero XXXVII, dal 10 al 15 agosto. Un cartellone ricco di appuntamenti, insomma, che offre l’opportunità di trascorrere disinibite serate tra il profumo di vigne e la voglia d’estate, scoprendo angoli caratteristici dei centri storici medievali e degustando i prodotti agroalimentari tipici. Sotto la guida e l’ormai nota professionalità dei sommelier della F.I.S.A.R. vengono svolte le degustazioni di ben sette tipologie di vini a denominazione di origine controllata. Est! Est!! Est!!! di Montefiascone, da vigneti selezionati che si estendono su terreni tufacei intorno al lago di Bolsena; Aleatico di Gradoli, ottenuto da uve rosse nelle pendici dei Monti Volsini; l’Orvieto, prodotto nella Valle del Tevere; Colli Etruschi Viterbesi; Vignanello, la cui zona di produzione sono i Monti Cimini; Tarquinia, da uve coltivate lungo la fascia costiera; Cerveteri, da uve al confine tra le province di Roma e di Viterbo. Ma l’importante tradizione enologica del territorio si esprime anche nelle tre IGT (Indicazione Geografica Tipica): Lazio, Colli Cimini e Civitella d’Agliano. Appuntamento, quindi, sui colli del Tevere, per incontrarsi, bere, mangiare, ascoltare musica dal vivo, partecipare e improvvisare, immersi nell’atmosfera serena e spensierata di paese. Perché il vino rinnova il piccolo miracolo aggregante e festoso di fratellanza e riscopre il gusto di vivere senza troppi pensieri, risvegliando impulsi e istinti ora sommessi, ora sommersi, ora violenti, ora violanti, dai misti sapori e dai mesti saperi. Naturalmente con la dovuta moderazione.