cultura

Signore bestie: online il terzo numero della rivista Fili d'Aquilone

lunedì 17 luglio 2006
E' on line il terzo numero della rivista www.filidaquilone.it, diretta da Alessio Brandolini, poeta emergente del panorama nazionale e internazionale e tra l'altro collaboratore della nostra rivista www.fabruaria.it Il titolo del terzo numero, estivo e pi fitto del solito - con la speranza, afferma la redazione, che le vacanze favoriscano la lettura - si intitola SIGNORE BESTIE ed dedicato agli animali e al loro mondo, a questa realt viva che circonda in ogni momento quella degli uomini. Lo spirito che anima il numero della rivista quello della tutela della specie animale non in relazione al possesso, all'affetto o all'utile biologico ed economico della specie umana, ma proprio in quanto individuo ed espressione di vita autonoma. Sul tema possibile leggere un approfondimento di Armando Santarelli e un pezzo di Ambra Laurenzi che introduce i reportage di Maurizio Frullani sui villaggi eritrei, e di Marco Gentili sul Parco Nazionale d'Abruzzo. Laurenzi presenta anche l'originale progetto artistico - dedicato ai gatti - di Fabiola Faidiga. Gli animali hanno un ruolo decisivo nella poesia di Humberto Ak'abal, di cui parla Emanuela Jossa nel suo intervento, proponendo anche una scelta di testi del poeta guatemalteco. Il racconto "A quattro zampe" (con un disegno di Stefano Cardinali) di Alessio Brandolini, che poi ci parla del romanzo "Facce sconosciute" di Rafael Courtoisie, ambientato durante la guerra civile in Uruguay. Di Courtoisie si propone anche il racconto "L'elefante di Ambato". Antonella Ciabatti presenta una delicata storia della cubana Mirta Yez, "Nessun richiamo dalla foresta". Restando a Cuba, Martina Bandinelli prosegue la sua analisi delle radici africane presentando il poeta Eloy Machado Prez, pi noto con il soprannome di El Ambia. Radici africane sono presenti anche in Adalberto Ortiz, uno dei pi interessanti poeti ecuadoriani del secolo scorso (del tutto inedito in Italia) e tra i padri fondatori della dottrina della "Negritudine", presentato in Fili d'aquilone da Sara Piazza. Caterina Camporesi interviene con un saggio su arte, animali e psicologia. Vera Lcia de Oliveira prosegue il viaggio nella poesia brasiliana contemporanea, iniziato nei numeri scorsi, presentando con Mariangela Semprevivo la poesia di Antonio Carlos Secchin. Di Vera Lcia de Oliveira e della sua poesia ci parla invece Brandolini, con un'intervista e con la silloge inedita "La carne quando sola". Martha Canfield propone la prima parte di un saggio sulla poesia della Colombia degli ultimi decenni e presenta il poeta Giovanni Quessep, un percorso che proseguir - numero dopo numero - con altri importanti poeti colombiani. Sempre la Canfield traduce per "Fili d'aquilone" la suggestiva poesia Gardalis di Jorge Eduardo Eielson, poeta peruviano morto a Milano nell'ottobre scorso. Chiara De Luca ha tradotto vari testi dalla raccolta "Nomadie" del belga Guy Goffette, Jolka Milič presenta il poeta sloveno Boris A. Novak, Brandolini e Helena Fernandez de Llanos la silloge "Tre gatti senza peccato", del giovane poeta di Madrid Javier Jil Martn. Antonio De Biasio ha curato una silloge di quartine degli antichi poeti cinesi. Nell'area "Rubriche" Ierolli parla di animali con la voce della Dickinson, Becerril di quelli presenti nel film "L'era glaciale 2 - Il disgelo", Malcotti se la prende con i poeti lontani dalla vita, mentre Platania spiega il mistero dello strano squalo giallo, logo di un tour di Frank Zappa. Se ancora non sei andato su Fili d'aquilone e vuoi raggiungere gli articoli e il sommario clicca qui