cultura

L'Avventura tema centrale della Fiera del Libro di Torino

giovedì 4 maggio 2006
di laura
In corso da oggi, e fino a lunedì 8 maggio, la Fiera del libro di Torino che, continuando il positivo esperimento degli ultimi anni, non si limiterà ai tradizionali spazi del Lingotto, ma si allargherà ad altri spazi della città, animando non solo Borgo San Paolo, la Terza e la Quinta Circoscrizione e le vie della Spina Reale, ma per la prima volta anche il quartiere Mirafiori. Sia questi luoghi che il Lingotto saranno teatro, per cinque intensi giorni, di incontri, laboratori, letture e contaminazioni tra diversi linguaggi: non solo letteratura insomma, ma cinema, musica e altri mezzi comunicativi, nell’inevitabile avanzare della cross-medialità. Protagonista assoluto sarà comunque lui, il libro, con prestigiose iniziative legate al mondo dell’editoria e ai temi della Fiera, che quest’anno ha scelto come parola d’ordine l’avventura. L’ha scelta con le molte coniugazioni che un tema talmente vasto e trasversale comporta, esibendo alcune parole guida di Marcel Proust che subito suggeriscono l’inevitabile, fertile oscillazione tra interno ed esterno: “Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere occhi sempre nuovi”. La vera essenza del viaggio non sarà dunque nell'arrivare a destinazione, ma nel costruire se stessi nella traversata. O, come suggeriva la sempiterna Dickinson, non necessariamente il viaggio è nel divorare territori: "De Soto - esplora te stesso - E' in te il continente sconosciuto - Così, tra temerarietà e ricerca, esplorazione di spazi e percorsi di parole, mondi astronomici e matematici, affondi negli abissi marini o nella psiche si alterneranno, protagonisti non importa se in carne o in ombra, Tiziano Terzani e Margherita Hack, Fogar e D’Arrigo e gli excursus saggistici di Claudio Magris, Folco Quilici e Sigmund Freud celebrato, nei 150 anni della nascita, da Edoardo Sanguineti. Continuerà il progetto Lingua Madre, nato come sperimentale e ora divenuto tratto fisso e distintivo della Fiera, che porterà a Torino una trentina di scrittori extraeuropei che stanno lavorando sul patrimonio della loro tradizione culturale in senso fortemente innovativo, traducendolo in una lingua d'arrivo che di solito è l'inglese o il francese, ma da qualche anno anche l'italiano. Saranno così presenti l'iraniano-torinese Hamid Ziarati, la guineana Aminata Fofana e l'algerino Amara Lakhous, che vivono a Roma, l'albanese Ornela Vorpsi, che ha studiato a Milano, recente vincitrice del Premio Grinzane per gli esordienti. Paesi ospiti d’onore dell’anno sono Portogallo e Brasile, con le punte di diamante della partecipazione di José Saramago e Paulho Coelho, e momenti di spettacolo che vedranno a Torino uno dei più grandi interpreti di Fado, Camané, affermatosi come una delle voci più rappresentative della nuova generazione. A Torino anche la città di Orvieto avrà il suo spazio. Sarà infatti annunciata l'istituzione a Orvieto della "Scuola librai italiani", frutto della collaborazione tra l'Associazione librai italiani e la Fondazione Centro Studi Città di Orvieto, su sollecitazione del libraio Riccardo Campino della Libreria dei Sette. La peculiarità del master di Orvieto sarà quella di essere pensato non per chi già possiede una libreria, ma per chi intende aprirla. O per chi, comunque, potrà fare il lavoro del libraio in librerie già esistenti dopo aver acquisito ottima e comprovata professionalità. L'avvio del Corso per librai è previsto per il marzo 2007 con una quarantina di allievi. Si tratterà di una laurea triennale con formazione mista: lezioni teoriche e stage in libreria, che gli studenti svolgeranno nelle loro sedi di residenza. Alla Fiera del libro di Torino, per questo annuncio di collaborazione con l'Ali, ma anche – è ovvio - per interesse e aggiornamento professionale, saranno presenti i due librai Riccardo e Enza Campino e il Presidente del Centro Studi Città di Orvieto Stefano Cimicchi.