cultura

‘Su anima e terra’. Sabato 17 dicembre presentazione dell’ultimo libro di Elena Liotta

mercoledì 14 dicembre 2005
di Laura Ricci

Sarà presentato sabato 17 dicembre, all’interno di Venti Ascensionali, a cura della Biblioteca Comunale Luigi Fumi e in collaborazione con la Libreria Valente di Orvieto, l’ultima opera di Elena Liotta, “Su anima e terra – Il valore psichico del luogo” (Magi, 2005) .
L’incontro avrà luogo presso la Sala Conferenze di Palazzo Coelli (Piazza Febei-Orvieto) alle ore 17,00. Vi partecipano Elena Liotta, psicologa analista, Magda Di Renzo, psicologa analista, Alberto Tessore, fotoreporter, giornalista e scrittore.

Elena Liotta, da vari anni residente a Orvieto, è psicoterapeuta e analista junghiana, membro dell'AIPA (Associazione Italiana di Psicologia Analitica, della IAAP (International Association of Analytical Psychology) e del Paricenter for New Learning. Svolge da più di venti anni attività clinica, didattica e culturale in ambito psicologico, educativo e sociale, sia nelle istituzioni pubbliche che in ambito privato. E' proprio in questi settori che svolge anche il ruolo di consulente per il Comune di Orvieto.
Nata a Buenos Aires, ha vissuto e viaggiato in molti luoghi del mondo, in quella condizione, sia pure per certi versi privilegiata, di emigrante/migrante che è poi quella che costituisce lo strato primario di questo suo ultimo e affascinante lavoro.

Tra i suoi libri più significativi Educare al sé (Magi, 2001), Le solitudini nella società globale (La Piccola Editrice, 2003), il libro di poesia Vuoti d’aria (Ripostes, 1998).

 "Anima e Terra" (edizioni Magi) è dedicato - come recita il risvolto di copertina - "agli emigranti per forza o per scelta, agli psicoterapeuti e ai professionisti della cura e dell'educazione in generale. ma anche agli architetti e urbanisti, agli amministratori e ai politici che hanno a cuore il benessere delle loro comunità. Potrà essere utile a chiunque abbia fatto l'esperienza di lasciare il proprio ambiente e i luoghi familiari per inoltrarsi in uno spazio nuovo e sconosciuto". Al di là del concetto di "utilità", il libro è un percorso inconsueto e affascinante - tra l'altro fitto di altrettanto affascinanti rimandi poetici, letterari e musicali (non per nulla si apre con il celebre tango di Gardel... Mi Buenos Aires querido...) che "tra paesaggi, partenze, esili, nostalgie e ritorni, tra immaginazione, simbolo e realtà concreta, tra storia, poesia e testimonianze di vita, rivela l'esistenza del paese dell'anima. E lì conduce."

Per l'autrice è oggi necessario un nuovo patto tra anima e terra, una maggiore consapevolezza e partecipazione alla cura per l'ambiente che ci circonda, così intimamente legato alla nostra esistenza e alla sopravvivenza delle generazioni che verranno. Il suo lavoro è dunque, in questo senso, altamente e fortemente politico, volto a ricreare nel luogo, come valore psichico condiviso, un rapporto equilibrato tra gli umani e la terra che li ospita.

Vi invitiamo a leggere, in notizia correlata, una breve e significativa intervista all’autrice.

Intervista a Elena Liotta. Anima e relazione, equilibrio e ospitalità