cultura

Con "La turnata" l'emigrazione verso la Svizzera si racconta attraverso la memoria

lunedì 12 dicembre 2005
Lo spettacolo “La turnata”, in programma alla Sala del Carmine martedì 13 dicembre alle ore 21, è dedicato da Venti Ascensionali 2006 al tema della memoria, predominante durante la scorsa edizione, ma fondamentale anche in quella di quest’anno.
Memoria ed emigrazione… su questo connubio si costruisce la seconda parte del progetto Italiani Cìncali, di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta.

Dopo il consenso ottenuto lo scorso anno con la prima parte del progetto, dedicato al tema dell’emigrazione in Belgio, che ha fruttato allo spettacolo la candidatura in finale al premio Ubu come nuovo testo italiano, il duo Bonazzi-Perrotta torna a parlare di emigrazione, e stavolta mette la Svizzera, come meta finale, al centro del lavoro.

Il perno dello spettacolo è rappresentato dalla differenza semantica tra due termini apparentemente analoghi, “venuta” e “turnata”; ma mentre il primo indica una dimensione transitoria, ovvero un ritorno che ha carattere provvisorio, il secondo indica invece il ritorno definitivo dell’emigrante alla sua terra natale. E’ la conclusione di un percorso, quello iniziato con la partenza e lo sradicamento, la sofferenza, le difficoltà di chi ha la necessità di emigrare, per trovare un regime di vita più confortevole e adeguato per se stesso e per i proprio familiari.

Una pagina, quella dell’emigrazione verso la Svizzera, molto recente (le punte massime sono state toccate durante gli anni ’60) e segnata anche da notevoli difficoltà, legate alla dura legislazione in materia di immigrazione, tuttora vigente nel paese elvetico, e all’ostilità diffusa della popolazione locale.
Da Zurigo a Lecce, per tornare, i chilometri sono 1400. Un’avventura soprattutto per quelli che la turnàta la facevano non perché si erano sistemati, ma perché “gli svizzeri li avevano fottuti!”.

Spina dorsale del lavoro di Mario Perrotta sono le interviste fatte alle centinaia di emigranti tornati a casa nell’indifferenza generale. Centinaia di storie di orgoglio e di dolore, di speranza e di rancore che, più che storia, sono ancora cronaca vicina.

Questa notizia è correlata a:

Si aprono al Palazzo dei Congressi le iniziative per il centenario della CGIL umbra