cultura

Fino in fondo... Nel Pozzo dei desideri la danza si tramuta in sfida

venerdì 21 ottobre 2005
Fino in fondo… tre semplici parole dietro cui si celano molti significati e molti rimandi.
Il fondo può essere quello di una bottiglia, di un lago, un fondo di caffè; può essere un fondo reale, oppure metaforico, come nell’espressione “arrivare fino in fondo…”; il fondo dell’animo o, ancora, il fondo di un pozzo, magari proprio il Pozzo dei desideri.
Con questo titolo, gli organizzatori del "Pozzo dei desideri" hanno voluto presentare ufficialmente la rassegna di teatro danza al Caffè Montanucci, in presenza della stampa e di alcune scolaresche.

Il consueto appuntamento con la danza ha assunto quest’anno le caratteristiche di una vera e propria sfida, legata allo spazio in cui si terrà: il sito scelto è il Pozzo di San Patrizio, luogo emblematico e ricco di rimandi storici e simbolici, non solo per la città di Orvieto. “Le due scalinate a doppia elica, che si intersecano, rimandano chiaramente alla spirale della vita”, ha tenuto a sottolineare l’architetto Valentina Satolli che, dinanzi ad un pubblico prettamente giovanile, si è cimentata in una lunga ricostruzione della storia del “pozzo”, mettendo in evidenza come esso, in realtà, non sia mai stato utilizzato per la sua funzione originale (e le performance di questi tre giorni ne sono l’ennesima dimostrazione), che avrebbe dovuto essere quella di approvvigionare d’acqua la città in caso di assedio.
Presenti anche gli artisti che hanno aderito al progetto e che si sono cimentati in questa difficile prova, nata dalla necessità di crescita e di continuo cambiamento che ha sempre caratterizzato l’agire del Laboratorio Teatro Orvieto.

Queste le performance di teatro-danza proposte al pubblico:

La prima, “TRACK 017” parte dall’idea di acqua, come acqua stagnante, che tuttavia contiene in sé il principio vitale – ha spiegato la regista Daniela de Angelis – acqua dalla quale può dunque nascere la vita, magari la vita di un fiore. Si tratta di un viaggio nel più profondo dei misteri, alla ricerca delle origini quasi primordiali dell’esistenza, dove, morte e vita trovano un anello di congiunzione che sfugge ad ogni umana comprensione. Lo spettatore compirà il viaggio da solo, come per un rito iniziatico, e questo lo aiuterà ad acuire i sensi e lo condurrà di fronte alla visione, invitandolo a sondare, nel silenzio, il mistero della vita.

La seconda performance, “EURIDICE NELLA TERRA”, attinge a piene mani dal serbatoio della mitologia classica: viene rivisitato il mito di Orfeo ed Euridice, un mito di rigenerazione, e anche di purificazione: dal fondo e dalle tenebre degli abissi, fino a giungere ad un progressivo disvelamento della verità.
Gli spettatori, in gruppi di trenta, compiranno un viaggio collettivo scendendo verso le profondità, mentre l’epifania del mito si starà già compiendo. Musica e suoni accompagneranno tutto il viaggio, e ci si fermerà a metà, perché le profondità, in questo caso, appartengono al regno dei morti. La terza performance, “FOR YOUR ATTENTION”, coniuga l’architettura storica del luogo alle nuove tecnologie: l’installazione prevede l’impiego di un video e il tema trattato è quello dell’amore. Amore come conoscenza, di se stessi e dell’altro: anche in questo caso un viaggio continuo e progressivo. Durante tutto il tragitto lo spettatore, interagendo con lo spazio del pozzo che permette una visione in divenire, si prepara ad assistere all’evento, al quale giungerà con una consapevolezza già matura.

“Una bella sfida, per noi e per i performer” afferma Valentina Marini, una delle coordinatrici della rassegna, “ ma anche un modo per ristabilire un contatto con le nostre radici e la nostra identità di orvietani”.

I posti sono limitati ed è consigliata la prenotazione.

Informazioni e prenotazioni presso:
Museo E. Greco, Piazza Duomo, Orvieto (TR) Tel. 0763/344605 orvieto@sistemamuseo.it

Sala del Carmine, Via Loggia dei Mercanti n.39, Orvieto (TR) Tel. 0763/341265

Ingresso unico € 6,00 – Pacchetto performance nel Pozzo + Mostra Mirò € 8,00