cultura

Sistema Museo: da Juan Miró ad Arnolfo di Cambio. Parliamone con Maria Rosa Borsetti

lunedì 26 settembre 2005
di Laura Ricci

Inaugurata il 24 marzo 2005, doveva durare fino al 12 giugno l'esposizione dedicata a Palazzo Soliano a Juan Miró e alle sue meraviglie.
Un grande evento, poi prorogato fino al primo novembre, che oltre ad aver registrato l'indubbio gradimento dei visitatori, accorsi numerosi anche grazie alla speciale convenzione del doppio biglietto Miró-Pozzo di San Patrizio, ha imposto all'attenzione una realtà imprenditoriale orvietana fino a questo momento "in sordina", Sistema Museo.
La società, che si occupa dell'organizzazione di eventi culturali e d'arte, e che ha curato tutti gli aspetti della mostra organizzata con il patrocinio del Comune di Orvieto, si è rivelata come una delle risorse imprenditoriali della città e non solo, dato che opera in altri punti del territorio nazionale.

Orvietonews ha intervistato Maria Rosa Borsetti, responsabile di Sistema Museo:

Sono molti mesi che Orvieto ospita Miró e le sue meraviglie. Dato che la mostra è stata prorogata fino al 1° novembre e siamo quasi a fine esperienza, ci sembra significativo chiederle un bilancio. Come è andata e come sta ancora andando?

La mostra ha avuto un grande successo, abbiamo avuto un indotto pari al 26% e,a parte un leggero decremento nel mese di giugno, dal mese di luglio ad oggi la percentuale di incremento è rimasta la stessa.

Quali sono state le ragioni che hanno indotto a prorogare la mostra?

Ragioni economiche, è inutile negarlo, dovevamo riassorbire l’enorme investimento fatto, il bilancio previsionale è variato a causa dei disguidi nati con il Comune di Orvieto. Alla fine si è giunti ad un accordo, ma l’investimento che Sistema Museo ha fatto doveva essere “ spalmato" in più tempo.

A parte il valore d’eccezione dei quattro cicli di Miró, quali scelte si sono rivelate vincenti nell’insieme dell’iniziativa?

Quella di promuovere non solo la mostra "Le Meraviglie" ma l’insieme di meraviglie che Orvieto offre; ho capito che solo se si fa un gioco di squadra si risulta essere vincenti. Grazie ad una serie di accordi stipulati con le varie società che operano nel settore turistico e culturale, abbiamo offerto ai visitatori una vasta gamma di servizi e dei pacchetti che permettessero di visitare la nostra cittadina con una serie di agevolazioni economiche.

Ci vuole dire qualcosa dei compiti organizzativi di Sistemamuseo? Cosa avete curato in particolare in questa mostra e in che consiste la vostra attività in senso più generale?

In questa mostra abbiamo curato tutto ciò che una segreteria organizzativa deve fare, dalla gestione dei servizi di biglietteria e di sala, all’allestimento, ai rapporti con il prestatore e tutta la logistica, abbiamo dato molta importanza alla promozione investendo € 40.000,00 e rinnovando l’informazione ciclicamente, magari raccontanto anche solo gli aneddoti di mostra o uno spettacolo ispirato a Mirò, o un laboratorio.

Vorremmo sapere qualcosa di più sui laboratori didattici. Con quali soggetti li avete sperimentati, come e con quali esiti?

Le attività si sono rivolte ai bambini del secondo ciclo delle elementari, abbiamo avuto la fortuna di lavorare anche con i portatori di handicap. Hanno partecipato ai laboratori sul colore circa 700 bambini, un ottimo risultato.

 Sappiamo che state curando i laboratori didattici anche per la mostra su Arnolfo di Cambio. Cosa state attuando in questo ambito per Arnolfo di Cambio?

Abbiamo progettato un laboratorio sulla scultura che offra la possibilità, grazie ad un excursus storico, di conoscere la tecnica della sottrazione, praticata nel rinascimento, nella scultura marmorea o su pietra, fino a quella bronzea, con la tecnica della fusione che ritroviamo in Emilio Greco.

Sistemamuseo come esce dall’esperienza Miró, arricchito, rafforzato?

Sicuramente arricchito da una bella esperienza, è stato un salto di qualità nell’area di Orvieto, un voler uscire fuori dagli schemi tradizionali, che vedono l’azienda solo nella gestione ordinaria dei servizi di biglietteria e custodia: sappiamo fare ben altro, abbiamo l’entusiasmo e la forza di farlo ancora…bisogna sempre esaminare i bilanci!

Nel complesso della vostra attività, quali sono state le esperienze più formative e gratificanti?
Nella storia di Sistema Museo, per fortuna non sono mancate; lo scorso anno la gestione della mostra del Perugino è stato un bel trampolino di lancio, vorremmo continuare ad investire le nostre energie per crescere e per arricchire di esperienze significative le città dove operiamo.