cultura

Progettazione partecipata e condivisa: al CESCO inaugurata Attraversamenti

venerdì 16 settembre 2005
Inaugurata, al Centro Studi Città di Orvieto, la mostra “Attraversamenti, biennale diffusa di architettura contemporanea”, che, presentata dal direttore del Centro Studi Stefano Talamoni, dall’assessore alla Cultura e alla Ricerca Universitaria Teresa Manuela Urbani e dall’assessore provinciale all’Urbanistica Gianpaolo Antoniella, “attraversa” appunto, dal 15 al 18 settembre con mostre e convegni, varie città dell’Umbria e d’Italia, tra cui Orvieto.
Oltre a Orvieto i luoghi di “Attraversamenti” sono Perugia, Marsciano, Todi, Bettona, Bastia, Bevagna, Spello, Foligno, Montefalco, Venezia, Roma, Milano, Bologna.

La mostra è organizzata dal Trevi Flash Art Museum, che da sempre illustra, documenta e promuove tutti gli aspetti della cultura contemporanea , e che quindi non poteva dimenticare l’architettura.
Con questa biennale diffusa il Trevi Flash Art Museum ha dunque voluto invitare vari studi emergenti di architettura per parlare, a più voci, della progettazione partecipata e condivisa, nuovo e imprescindibile metodo architettonico per una società che sempre più sente la responsabilità di uno sviluppo ecocompatibile.
Anche la formula di questa rassegna, che incrocia vari luoghi e varie culture, è contrassegnata dalla consapevolezza che gli attraversamenti/contaminazioni e la mobilità fisica e intellettuale messe in atto nei territori che ospitano l’iniziativa, rappresentino una sintesi della condizione umana di oggi e, con ogni probabilità, del futuro.

Quattro, come esposto in un precedente articolo, gli studi ospiti ad Orvieto - MODISTUDIO, Campobasso; PARK Associati, Milano; STUDIO GAP, Genova; X-TERN, Merano - a cui è stato dato in apertura l’ufficiale benvenuto.
Il Centro Studi Città di Orvieto, come hanno sottolineato il direttore del Centro Talamoni e l’assessore Urbani, non poteva che rispondere con entusiasmo all’invito del Trevi Flash Museum, perché impegnato da sempre in progetti di formazione e di ricerca nel settore dell’architettura. Altrettanto la Provincia, che per sua funzione assolve, con il PTCP e Agenda 21, al compito di creare e organizzare una progettazione di area vasta basandosi sui principi della sostenibilità e della partecipazione.
Piena soddisfazione è stata espressa dagli studi associati, sia per il carattere dell’iniziativa che per la qualità dell’accoglienza. Singolare e positivo, a loro avviso, che l’architettura contemporanea faccia “irruzione” in luoghi fortemente ancorati alla tradizione come l’Umbria, dove il connubio con la contemporaneità, oltre a creare le condizioni perché sempre più si vada a progettare col desiderio sociale di interagire con la qualità della vita, può dare risultati decisamente innovativi e interessanti.