cultura

Il progetto Metamorfosi a Orvieto

giovedì 1 settembre 2005
di Davide Pompei
La legge 64 del 2001 ha istituito il Servizio Civile Volontario per avvicinare i giovani italiani tra i 18 e i 28 anni ai concetti di solidarietà, cooperazione e cittadinanza attiva. Il 3 Ottobre 2005 è previsto l’avvio del Progetto per l’Impiego di Volontari in Servizio Civile in Italia, denominato “Metamorfosi”, per l’assistenza agli anziani e ai disabili proposto dalla Lega Nazionale Cooperative e Mutue. L’ente co-promotore del progetto, per l’Orvietano, è la Cooperativa “Il Quadrifoglio” presente da venti anni sul territorio e divenuta cooperativa sociale tra il ‘90 e il ‘91. Il progetto è validato dal Comune di Orvieto in qualità di capofila dell’ambito territoriale n. 12 e Distretto n. 3 della ASL di Terni.

La finalità del progetto si inserisce nella più generale filosofia di intervento della cooperativa per rendere i cittadini protagonisti delle risposte ai bisogni a cui è chiamata l’organizzazione del sistema sociale nel suo complesso. Il servizio civile volontario dura un anno con una paga mensile di 433, 80 Euro e, al termine, i volontari riceveranno un attestato. Il principale requisito richiesto ai candidati per partecipare al progetto (oltre a quelli previsti dalla legge come il possesso dell’idoneità fisica, il godimento dei diritti civili e politici e l’assenza di condanne con sentenza di primo grado), è la capacità di relazionarsi con persone in difficoltà e l’attitudine ai rapporti umani e alla socializzazione. Il principale obiettivo è quello di avvicinare i giovani alla solidarietà e alla cittadinanza attiva, sviluppando in questa direzione nuove conoscenze professionali, educative e formative, attraverso la programmazione di interventi formativi gestiti da esperti dei settori di riferimento e da coordinatori tecnici degli ambiti in cui i volontari vengono inseriti. Il progetto di formazione, inoltre, dà ai volontari la possibilità di acquisire conoscenze e competenze spendibili nel mercato del lavoro.
I settori di intervento dove i volontari saranno inseriti sono principalmente: l’area del disagio (un centro socio riabilitativo per portatori di handicap fisico e una comunità terapeutico riabilitativa per disabili psichici), l’area anziani (una Residenza Protetta), l’area del welfare comunitario (un servizio di Telefonia e Teleassistenza per anziani e disabili). I volontari potranno trovare collocazione per 30 ore settimanali presso i centri operativi del Servizio di Telefonia e Teleassistenza di Orvieto (2 volontari), la Comunità Terapeutico riabilitativa “L’Airone” in Località San Giorgio (1 volontario), il Centro socio riabilitativo per disabili “La Porta del Sole” in Località Cappuccini a Ficulle (1 volontario) e presso la Residenza Protetta per Anziani in Località Faiolo a Montegabbione (1 volontario). In pratica, le attività che verranno implementate grazie all’apporto dei volontari, saranno: l’emergenza socio-sanitaria, la sicurezza domestica, l’accesso all’assistenza domiciliare, il sostegno psicologico e sociale, l’informazione e il segretariato sociale, il collegamento tra l’utenza e enti, istituzioni, terzo settore, la consegna di farmaci e della spesa a domicilio, l’accesso ai servizi territoriali di trasporto.

Secondo Luigia Caracausi, responsabile del progetto per la Quadrifoglio, “l’interesse dei giovani orvietani verso la sfera sociale è in crescita, sono molte le ragazze e i ragazzi – la proporzione resta 70 a 30, anche se è comunque aumentata la presenza maschile – che chiedono di lavorare o collaborare. Progetti come questi andrebbero, però, pubblicizzati di più e in modo migliore: i mass media, per quanto globali, arrivano fino a un certo punto e, dalla stessa documentazione ufficiale risulta una realtà poco locale, che rischia di allontanare i potenziali interessati. È confortante, però, registrare che c’è sempre più domanda rispetto ai posti disponibili. L’interesse per il sociale arriva spesso dopo la fine degli studi e coincide con il desiderio (e la mancanza!) di lavoro. La componente economica, legata alla disoccupazione, in parte invoglia, ma senz’altro alla base c’è qualcosa di molto più forte, come la volontà di intraprendere un’esperienza formativa che si rivela significativa e va oltre le attese”.
Andrea Massino, Presidente della Cooperativa Sociale, precisa in proposito che “la Quadrifoglio è convenzionata con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Perugia al fine del riconoscimento del Servizio Civile Nazionale come periodo di tirocinio formativo per il conseguimento della laurea” ed aggiunge: “il volontario non è un operatore necessariamente competente, e quindi necessita di un orientamento nell’individuazione del suo ruolo più congeniale, per questo è inserito gradualmente nelle attività e affiancato dal personale della cooperativa, anche per la parte riguardante i rapporti con il territorio (associazioni, organizzazioni di volontariato, enti pubblici e privati), e di volta in volta ne viene valutato il grado di autonomia raggiunto. Nel colloquio finalizzato all’idoneità, conta molto l’atteggiamento mentale e non tanto la volontà di trovare un’occupazione lavorativa; anche se questa esperienza potrebbe tradursi in lavoro, oggi, tuttavia, appare sempre più evidente che si tratta di una scelta precisa piuttosto che di un ripiego. Sul comprensorio c’è interesse generale, ma ancora pochi enti accreditati”.
Elisa Grassini, 25 anni, parla della sua esperienza personale di servizio civile prestato presso una comunità della cooperativa: “Ho intrapreso casualmente questa strada, ricordo che me ne parlò mia cognata, poi pochi giorni prima della scadenza del termine ho fatto richiesta e quindi ho sostenuto i colloqui. Per me la psichiatria era un settore totalmente sconosciuto, ma ho collaborato con uno staff molto disponibile con cui ho legato subito. Ho sempre cercato di essere me stessa e di vivere questa esperienza con serenità e voglia di crescere professionalmente, consapevole dei miei limiti. Sinceramente è un’esperienza di cui vado orgogliosa e che sento profondamente mia”.

Chi pensa di essere interessato a questa esperienza, può rivolgersi alla Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio” in via Angelo Costanzi, 53 ad Orvieto (tel. 0763.301332, fax 0763.393685 - e-mail: coopsocquadrifoglio@libero.it).