cultura

Scontro sotterraneo per rinnovare i vertici dell'Opera del Duomo.

giovedì 30 settembre 2004
E' uno scontro politico, felpato ma serrato quello che si sta giocando in queste ore su alcuni tavoli che contano per arrivare alle nomine dei nuovi vertici del Consiglio d'amministrazione dell'Opera del Duomo.

Il presidente dell'ente Aldo Mattioni e gli altri membri del consiglio sono ufficialmente decaduti dalla loro carica triennale il tre di settembre ed ora c'è una notevole attesa per conoscere i nomi dei cinque nuovi nomi sui sette del Cda la cui decisione spetta al Ministero degli Interni mentre gli altri due spettano al Vescovado. La nomina del presidente dell'Opera è poi demandata al voto dei consiglieri d'amministrazione.

La questione dovrebbe essere decisa da un giorno all'altro, ma la politica come al solito ha fortissimi interessi nel tentativo di condizionare le nomine di quella che rimane sempre la seconda istituzione più importante della città. L'arrivo sulla scena del dottor Aldo Mattioni venne vissuta come un trauma dalla sinistra che, dando seguito agli attacchi del vecchio vescovo Grandoni contro tale decisione ministeriale (il vescovo aveva parlato di una lottizzazione da parte del centrodestra) aveva scatenato uno scontro frontale contro Mattioni arrivando addirittura a presentare un'interrogazione relativa alle consulenze concesse dal'Opera del Duomo, in Consiglio comunale cioè nell'assemblea di un ente che non ha nulla a che vedere con l'altro che gode storicamente di una totale autonomia giuridica e che è collegato solo al ministero e al vescovado.

Adesso che ci sono in ballo le nuove nomine, il centrosinistra non intende rinunciare a condurre la propria battaglia per cercare di guidare l'Opera e riportarla sotto i colori diessini - ulivisti. I nomi di due aspiranti presidenti caldeggiati dal centrosinistra sono quelli del direttore del museo Faina Giuseppe Della Fina e del professor Mario Morcellini direttore del dipartimento di Sociologia dell'università La Sapienza di Roma. Riusciranno gli esponenti del centrosinistra ad essere tanto bravi da condizionare il ministero retto da Giuseppe Pisanu?