cultura

Artisti italiani alla ribalta di Umbria jazz winter. Pagnotta (nella foto): "Speriamo che il prossimo sindaco sia in grado di offrirci le stesse garanzie avute finora"

lunedì 20 ottobre 2003

“Umbria Jazz Winter 2004” sarà l’edizione dei jazzisti italiani ma non solo, anche l’ultima che vedrà il sindaco Stefano Cimicchi impegnato nell’organizzazione dell’evento che non si è limitato a descrivere come “la perla delle manifestazioni Orvitane”. Il via è previsto per il prossimo 27 Dicembre per concludersi poi il 3 Gennaio 2004. Il cartellone non hai mai visto sui vari palchi orvietani così tanti jazzisti italiani, per questo un elogio va sicuramente al direttore artistico, Carlo Pagnotta. Segno tangibile che il jazz italiano è un movimento estremamente originale sul piano creativo e artisticamente di grande rilevanza. Lo scenario tricolore è fra i più interessanti al mondo, non solo in proiezione europea, ed i nostri musicisti sono spesso titolari di progetti che congiungono il linguaggio e la tradizione del jazz con le radici culturali, popolari o accademiche, dell’Italia. In questa edizione molti di loro sono “resident artist”: quasi tutti si possono ascoltare più volte, magari in spazi ed in orari diversi e frequenti sono gli incontri e gli “incroci”, che permettono al pubblico di ascoltarli in varie occasioni.


Non mancherà la presenza dei mostri sacri del panorama nazionale, vale a dire: Roberto Gatto, Danilo Rea, Stefano di Battista, Enrico Rava, Stefano Bollani e Nicola Arigliano. Una vetrina particolare per il giovanissimo, ha meno di 15 anni, Francesco Cafiso che è reduce dalla tourne con il famoso trombettista americano Wintom Marsalis. Tra gli stranieri invece è inevitabile fare il nome del pianista Randy Weston, del trombettista Terence Blanchard autore delle musiche di alcuni films di Spike Lee ed infine il fisarmonicista Richard Galliano che dopo il forfait della scorsa edizione viene ad Orvieto per riproporre l’omaggio ad Astor Piazzolla. Per le vie del corso quest’anno faranno il loro debutto i toscani di Funk off mantre la tipica maching band, The Funky Seven Brass Band of New Orleans, sarà impegnata nel “Win Bar & Jazz Aperitivo” al Palazzo dei Sette.


Il sindaco Cimicchi, durante la conferenza stampa tenutasi ieri mattina al ridotto del Teatro Mancinelli con la presenza dell’assessore alla cultura, Enrico Petrangeli, e il direttore artistico di Umbria Jazz, Carlo Pagnotta, ha avuto parole di elogio per lo staff che organizza ormai da undici anni l’evento più importante di Orvieto ma ha voluto ribadire anche i rapporti con il comune di Perugia. Un discorso che farebbe pensare al futuro politico di Cimicchi nell’amministrazione regionale ma che al momento sottolinea la sinergia tra le due realtà. “La collaborazione con il comune di Perugia – dice Cimicchi – ha uno straordinario rilievo. È un rapporto strategico che deve continuare perché Orvieto è cresciuta anche grazie all’esperienza del capoluogo umbro”.


Sul valore economico della manifestazione è intervenuto l’assessore Enrico Petrangeli favorevole ad una grande operazione di Marketing della manifestazione. Per alcuni non è stata molto felice la sua espressione “Possiamo fare anche a meno del contributo dell’Alfa Romeo” ma ha subito ribadito che il valore economico e il l’impegno commerciale di Alfa Soul è una realtà vitale per l’organizzazione di Umbria Jazz.


Il budget ipotizzato per questa edizione numero undici di Umbria Jazz Winter si aggira intorno agli 850.000 Euro per i quali il Comune dovrebbe contribuire per un valore paria a 300.000 Euro. Carlo Pagnotta invece ha voluto valorizzare il lavoro fatto dall’amministrazione Cimicchi in questi anni ma da parte sua spera che chi sarà il nuovo sindaco di Orvieto sia pronto a dare le stesse garanzie che fino ad oggi non sono mancate, per questo vorrebbe incontrare i nuovi amministratori nel mese di Maggio prossimo.