cultura

Si è chiusa con grande successo la VI Convention della Giocoleria

martedì 15 luglio 2003
Si è conclusa, a Porano, la VI Convention della Giocoleria.
Preceduta dal successo e dal collaudo dell'edizione 2002, questa Convention 2003 si è caratterizzata, anche grazie all'esperienza, per un'organizzazione impeccabile dell'evento e per un afflusso di partecipanti e di pubblico superiore a ogni previsione.
Per circa una settimana un popolo colorato e creativo ha animato non solo il Parco di Villa Paolina, ma l'insieme della cittadina poranese, che ha visto quasi raddoppiate le presenze: si calcola infatti che i partecipanti stanziali siano stati circa mille e trecento, impegnati in questa pacifica divertente kermesse no limits, che non è solo una festa di gags e di acrobazie, o uno scambio di tecniche e di idee, ma un momento di raduno collettivo di persone che condividono la stessa impostazione di vita.
Vivere con agio e con naturalezza, ponendo attenzione alla conoscenza e allo sviluppo del sé, all'ambiente, ai valori della solidarietà e del rispetto reciproco; dando sostanza a un creativo libero anticonformismo, che assume il rifiuto del consumismo o delle mode livellanti non certo in senso polemico, ma con la tranquilla consapevolezza di chi ha valori diversi da proporre: da un giusto equilibrio tra corpo e mente all'ancor più sano benessere della distensione, dell'ironia e del sorriso.
Tra questi giovani e meno giovani sono stati numerosi i volontari che, coadiuvando lo staff organizzativo, hanno provveduto a dare man forte per la sorveglianza e la pulizia del parco, l'organizzazione dei laboratori, degli spazi per i bambini e per i disabili, delle attività e degli spettacoli: dimostrazione concreta di una condivisione di obiettivi che ha lo scopo, del resto del tutto spontaneo, di mostrare i valori solidali ed ecologisti di questa cultura.
Pienamente soddisfatti, nel complesso, anche gli abitanti di Porano, che hanno vissuto con coinvolgimento e passione l'evento, non solo assistendo numerosi ai momenti di spettacolo - che hanno registrato spettatori da tutto il comprensorio orvietano - ma che hanno anche fraternizzato con i partecipanti, frequentando alcuni laboratori, apprendendo qualche trucco, scambiando opinioni e momenti di amicizia e, soprattutto, comprendendo gran parte dello spirito di questo mondo.
E soddisfatte, ovviamente, anche le istituzioni, che hanno saputo coniugare, in modo alternativo, sia la cultura che, per un piccolo centro, il possibile sviluppo economico.

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