cultura

A Roma una mostra sulle strade ferrate nel Lazio dal 1846 al 1930

sabato 29 marzo 2003
di Daniele Di Loreto
Fino al prossimo 18 aprile, a Roma, nel Palazzo della Sapienza in Corso Rinascimento, sede dell’Archivio di Stato, rimarrà aperta una mostra riguardante la nascita e lo sviluppo della rete ferroviaria nel Lazio dall’età pontificia allo Stato unitario.
L’esposizione di documenti rari ed iconograficamente rilevanti racconta un tema molto studiato ma poco divulgato riguardante i progetti e le opere ferroviarie realizzate durante il pontificato di Pio IX, progressista illuminato.
Sul nuovo pontefice si pronunciò con un giudizio entusiastico il giornalista Pietro Petri, che scrisse un articolo dal titolo “La maravigliosa invenzione”, da cui è stato tratto il titolo della mostra.
Notificazioni e statuti, contratti e disegni tecnici, manifesti, orari a stampa, regolamenti, biglietti ferroviari e numerose carte delle città e dei territori interessati ai lavori di nuove ferrovie rappresentano il poderoso materiale espositivo.
Tra i vari documenti le carte della rete ferroviaria, che permettono di ripercorrere l’evoluzione anche della linea che attraversa il nostro territorio: fino al 1865 le carte riportano la linea da Roma fino ad Orte e da Ficulle a Chiusi, mentre quella del ventennio successivo vede completato il tratto da Ficulle ad Orte, che fu realizzato infatti nel 1874.
Nel percorso espositivo non mancano le curiosità: dai fogli di autorizzazione a viaggiare “nella Via di Ferro” rilasciati dalla Direzione Generale di Polizia dello Stato Pontificio, al Canto dei Piccoli Ferrovieri scritto nel 1920 per i figli dei ferrovieri, alla macchinetta della Società Anonima Infortuni che si trovava agli inizi del secolo scorso alla Stazione Termini per la emissione di polizze contro gli infortuni del viaggio da abbinarsi al biglietto ferroviario, valevoli quindi per la durata del viaggio e a copertura di eventuali infortuni occorsi al viaggiatore durante il tragitto.
La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, il sabato dalle 9.00 alle 13.00, con chiusura nei giorni festivi. L’ingresso è gratuito.