cultura

I costi di Umbria jazz winter

lunedì 28 ottobre 2002
"Ogni anno siamo costretti a farci in quattro per far tornare i conti. Del resto, se si vuole mandare avanti Umbria jazz winter, si deve fare una scelta precisa anche dal punto di vista politico e della destinazione delle risorse pubbliche". Così il direttore artistico di Uj Carlo Pagnotta interviene in merito ai costi del festival jazz che si terrà anche quest'anno tra la fine dell'anno ed il primo gennaio. Umbria jazz winter è arrivata al decimo anniversario ed il successo è sempre ai massimi livelli. Si puo' anzi affermare che la manifestazione si sta imponendo in maniera decisa tra le piu' importanti in assoluto a livello mondiale. Mandare avanti "la baracca" però costa un sacco di soldi.

L'edizione orvietana oltre 500 milioni di euro. L'assessore alla cultura Enrico Petrangeli ha fatto notare come, quest'anno, ci sia un'assenza pressochè totale di sponsor locali (la cantina Cardeto non ha rinnovato il contratto) commentando il fatto con la valutazione secondo cui le aziende del posto non ritengono conveniente associare ad Umbria jazz la propria azione di marketing.

A far lievitare fino a livelli piu' che ragguardevoli i costi sono i cachet degli artisti, le spese varie di organizzazione e, soprattutto, quelle necessarie per gli spostamenti, cioè i voli aerei. Quest'anno sono per questa voce se ne andranno oltre 180 milioni di vecchie lire. Pagnotta ha anche criticato i costi eccessivi che si riscontrerebbero negli alberghi orvietani (definiti molto piu' costosi di quelli perugini).

Un fatto quest'ultimo che contribuirebbe ad aggravare ulteriormente le spese generali.