cronaca

Elezioni Consiglio d'Istituto. "Facciamo un minimo di chiarezza"

giovedì 14 novembre 2019
Elezioni Consiglio d'Istituto. "Facciamo un minimo di chiarezza"

Alla viglia delle elezioni del Consiglio d'Istituto dell'Istituto Comprenviso Orvieto-Baschi prosegue il botta e risposta tra i genitori. "E' doveroso - affermano alcuni di loro, all'indomani delle ultime esternazioni - chiarire alcuni concetti per riportare il dibattito inerente la scuola di Orvieto nei binari della correttezza e della verità. Affermare che con la sperimentazione agli alunni è stato tolta un'ora di italiano e una di matematica è falso. Nelle classi con la sperimentazione e con la settimana corta (sabato a casa) le ore di italiano e di matematica non sono state assolutamente modificate, così come non è stato assolutamente modificato il numero delle ore delle altre materie curricolari.

Il numero di ore delle materie curricolari è sancito da apposita normativa e che nessuna sperimentazione può in qualsiasi modo alterare. Così si arreca offesa anche alla dirigente scolastica, Antonella Meatta, professionista della scuola assolutamente competente e preparata e che mai avrebbe dato il suo assenso finale ad una decisione che in qualche modo avrebbe procurato una simile conseguenza per i suoi alunni.

Abbiamo avuto il piacere di avere a che fare con lei, e pure se non sempre sulla stessa lunghezza d'onda, abbiamo avuto modo di apprezzare in ogni occasione le sue notevoli qualità professionali e umane. Quindi bisognerebbe in primis scusarsi con lei.

Altra nota dolente: i pochi genitori che sono favorevoli al sabato a scuola (e che siano pochi lo dimostra il numero delle iscrizioni dello scorso anno, dove a fronte di una offerta formativa con possibilità di orario articolato su cinque o sei giorni ,il 90% delle famiglie ha optato per la scelta su orario con sabato a casa) affermano che chi è per la settimana corta persegue il male dei propri figli.

Assolutamente falso e in malafede affermare questo. Noi siamo fermamente convinti che poter "staccare" e riposare due giorni a settimana sia un bene per i nostri figli. E che condividere il weekend serenamente in famiglia non sia un male per i propri figli pensando anche a quanto forte sia questa esigenza per i sempre più genitori separati presenti nella nostra scuola...anzi...

Falso e in malafede è affermare anche che con il sabato a casa si arrecherebbero gravi disagi a chi viene da fuori Orvieto. La vigente normativa (DPR 275/99,art.4 comma 2) prevede per ovviare tali eventuali disagi, che laddove ci siano alunni autotrasportati, la scuola possa attuare un orario in deroga con ultime tre ore e prima ora da 50 minuti…quindi l'orario per gli alunni che viaggiano sarebbe 8.10/13.30 dal lunedì al venerdì.

Sarebbero venti minuti in più al giorno in uscita, nessuno si dovrebbe svegliare alle 5 di mattina e nessuno rientrerà alle 18 a casa. Nessuno deve arrogarsi il diritto di farci passare come una elite che per egoismo personale vorrebbe condividere più tempo coi figli il fine settimana. Noi siamo a favore del sabato a casa perchè assolutamente convinti che sia un bene per gli alunni riposare il sabato e la domenica.

E abbiamo lottato e lotteremo esclusivamente guidati da questa convinzione. Così come siamo contrari a classi con numero elevato di alunni. E' pedagogicamente dimostrato come una classe "pollaio" inficia e compromette la ricaduta della qualità didattica dell'offerta formativa. E siamo anche a favore dell’uso razionale dello strumento dei compiti a casa. Anche in questo caso è pedagogicamente dimostrato che un uso eccessivo di tale strumento porta a un disamore dello studente verso la disciplina dello studio.

E spesso quando l'alunno non riesce a completare tali compiti ha una caduta di autostima verso le proprie capacità, anche questo costituisce un elemento di assoluta negatività del  processo di apprendimento nella delicata età evolutiva. Quindi nessuno si arroghi il diritto di tacciarci di egoismo o di essere una elite. Noi siamo semplicemente dei genitori che ambiscono ad avere sempre il meglio per i propri figli. E il nostro unico fine è sempre e solo avere ella concretezza "una scuola per gli alunni".