cronaca

Sabato libero, ultima campanella per il Consiglio d’Istituto

giovedì 25 aprile 2019
Sabato libero, ultima campanella per il Consiglio d’Istituto

Suona un può come l’ultima campanella dell’anno, quella che non sempre si ascoltava con leggerezza ma si portava dietro il peso della coscienza di aver fatto tutto il possibile per affrontare il futuro con la schiena dritta.

La stessa sensazione che, forse, avranno i membri in scadenza del Consiglio d’Istituto dell’Istituto comprensivo Orvieto - Baschi, che venerdì 26 aprile, alle ore 17.30, saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta di introdurre il cosiddetto "Sabato libero" a tutte le classi di Elementari e Medie delle scuole di Orvieto centro.

Come nella più classica consuetudine del rimandare per non decidere, il momento dell’ultima interrogazione arriva per tutti e così il Consiglio d’Istituto si è praticamente “ridotto” a deliberare una scelta fondamentale per il futuro del complesso scolastico del Centro all’ultima campanella, ovvero all’ultima seduta dell’anno.

Sul tavolo della discussione la palese volontà della maggioranza dei genitori della scuola di introdurre il sabato libero per tutte le classi. Richiesta formalizzata nei mesi scorsi da una consultazione ufficiale che, pur avendo avuto il suo peso nella scelta della dirigente scolastica di introdurre almeno le prime classi sperimentali per il prossimo anno, non ha scalfito la discutibile posizione di alcuni membri del Consiglio d’istituto che hanno scelto di portare avanti la loro personale battaglia contro la democrazia partecipata.

Ma dopo l’ultima seduta del Consiglio d’Istituto, rinviata per prendere (e forse anche perdere) tempo, alle posizioni dei giocatori si sono aggiunte anche circostanze oggettive alla possibilità che il sabato libero per tutte le scuole di Orvieto Centro possa essere tranquillamente concesso. E’ stato, infatti, chiarito dalla dirigenza scolastica che l’introduzione del Sabato libero non comporterebbe problemi di orario e altrettanto modifiche all’attività didattica. Soprattutto non vi sarebbero ripercussioni sulla gestione del corpo docenti e del personale Ata. Altrettanto importante il fatto che non ci saranno nemmeno difficoltà sui trasporti.

Un quadro abbastanza definito che, continuare a contestare soprattutto in scadenza di mandato, potrebbe apparire come la conferma di un’attività pretestuosa e non utile al bene della comunità scolastica.

Con la speranza che tutto si risolva le oltre 500 famiglie che hanno rappresentato il loro favore verso l’introduzione del Sabato libero hanno espressamente deciso di non disperdere il patrimonio di contatti raccolto in questi mesi e sono pronte a formalizzare un comitato che prenderà il nome di “Per una scuola migliore”.